La Valle dei Templi di Agrigento ospita le riproduzioni, in scala 1:1 delle macchine utilizzate per costruire questi meravigliosi edifici. Ripercorrendo le descrizioni delle fonti antiche, da quelle di Diodoro Siculo per il complesso dell’Olympeion, rivive così l’arte del costruire dell’antica Akragas. La mostra ‘Costruire per gli dei. Il cantiere nel mondo classico’, prodotta e organizzata da MondoMostre in collaborazione con il Polo Culturale di Agrigento e il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi e promossa dalla Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, è stata inaugurata nei giorni scorsi ma l’apertura al pubblico è in programma da domani, mercoledì 12 giugno, fino al 30 novembre 2019.
L’esposizione è curata dall’architetto Alessandro Carlino, storico dell’architettura che da anni studia i templi dorici siciliani, e nasce da un’idea del direttore del Parco della Valle dei Templi, Giuseppe Parello. Del Comitato Scientifico fanno parte Stefano De Caro, dal 2011 dg dell’ICCROM, già dg delle Antichità nel Mibac; Heinz Jurgen Beste, responsabile scientifico dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma, che con Umberto Baruffaldi ha ricostruito con esattezza filologica il prototipo di uno dei 28 montacarichi per il sollevamento delle belve nel Colosseo; Federico Rausa, docente di archeologia classica alla Federico II di Napoli; Carmelo Bennardo, direttore tecnico del Parco archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi; il direttore Giuseppe Parello e Manolis Korres, architetto e studioso greco che ha firmato il progetto di restauro dell’Acropoli e che ha studiato le tecniche di costruzione e i materiali usati per edificare il Partenone.