La Regione vince la sfida del mare. Il mondo della pesca ha accolto e apprezzato la proposta del governo Musumeci di invertire la rotta, passando dalla politica della rottamazione a quella della valorizzazione. Sono infatti oltre cinquecento i progetti presentati per partecipare ai sette avvisi predisposti dal dipartimento della Pesca dell’assessorato regionale dell’Agricoltura lo scorso agosto.
I bandi del Fondo europeo per gli affari marittimi e la Pesca 2014-2020 mettevano a disposizione 11 milioni di euro ed entro un mese verranno emesse le graduatorie provvisorie dei progetti per consentirne l’avvio nel più breve tempo possibile.
In particolare sono numerose le proposte pervenute che guardano alla diversificazione delle forme di reddito mediante attività complementari a quella principale della pesca (come turismo legato alla pesca sportiva, trasformazione ittica, ristorazione e attività pedagogiche). Si concretizza così un certo interesse per quel Turismo Azzurro, che il Dipartimento Pesca lanciò lo scorso anno a Travelexpo e che è pronto a riproporre anche nell’edizione 2019, sempre al Resort Village Città del Mare di Terrasini dal 5 al 7 aprile.
“È l’inizio – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – di una nuova stagione per la pesca in Sicilia. Per troppo tempo, questo settore è stato considerato la ‘Cenerentola’ delle attività produttive dell’Isola. Il mio governo ha voluto invertire la rotta e far diventare l’attività ittica un settore trainante della nostra economia: più addetti, più rispetto per l’ambiente, più sfruttamento compatibile delle risorse del mare. Per questo abbiamo messo in campo strumenti finanziari diversificati”.
Soddisfatto anche l’assessore alla Pesca mediterranea, Edy Bandiera: “l’alta adesione ai bandi sottolinea un’importante voglia, da parte della nostra marineria, di non arrendersi e farsi piegare dalla crisi del settore di questi anni. Al contrario evidenzia una voglia di accogliere la nostra proposta di nuove politiche di settore, che puntano su innovazione, sviluppo e ricambio generazionale, attraverso attività e strumenti sempre più compatibili con la tutela dell’ambiente marino”.