Oltre ventimila visitatori hanno affollato i luoghi della cultura rimasti aperti oggi in Sicilia. La decisione del presidente della Regione, Nello Musumeci, di confermare la tradizione degli ingressi liberi, la prima domenica di ogni mese, è stata, quindi, premiata. Ottanta i musei e gli spazi culturali che cittadini e turisti hanno potuto visitare, approfittando anche delle favorevoli condizioni meteo in tutta l’Isola. In cima alla graduatoria la Valle di Templi, con oltre 5mila biglietti emessi, seguita dal Parco dal Selinunte (2.200), dal Teatro Greco di Taormina (1.500) e dall’Area archeologica di Siracusa (1.400).
Anche a Palermo, residenti e turisti hanno affollato, complice la giornata primaverile, monumenti e musei del centro storico e la spiaggia di Mondello. Tra i visitatori delle strutture museali comunali, rimaste aperte ieri domenica 1 marzo, anche il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla cultura, Adham Darawsha. “Una giornata di normale vita sociale, favorita dal clima primaverile – ha commentato il sindaco – che ha visto migliaia di palermitani e molti turisti riversarsi in tutti i luoghi pubblici da Mondello a Piazza Marina, dai musei alle strade del centro storico. L’apertura dei musei ha contribuito a dare un segnale importante della necessità di riprendere e rilanciare le attività collettive e sociali, come quelle turistiche e culturali, pur mantenendo alti l’attenzione e il rispetto per tutte le norme di precauzione contro il coronavirus”.
E anche da Agrigento il sindaco Lillo Firetto prova a riaccendere la “macchina” del turismo. “Vacanze o gite in primavera e in estate? Agrigento no virus. Respira la storia a pieni polmoni. La bellezza non è in quarantena” sono le parole, accompagnate a un video incentrato sulle bellezze di Agrigento diffuso dal Comune per provare a far ripartire il settore che, anche in provincia, ha avuto già un pesante contraccolpo a causa della psicosi Coronavirus. “Ma Agrigento non si ferma” – scrive il sindaco Firetto – . Né in città, né nel resto della provincia si sono, infatti, per fortuna, registrati casi di Coronavirus. Quindi, dice Firetto, “no panic”.