domenica, 24 Novembre 2024

Addizionale comunale, a chi vanno i soldi della tassa odiata da Ryanair

Continua il dibattito sull’adizionale comunale dopo che ancora una volta i vertici di Ryanair hanno colto l’occasione delle ultime due conferenze stampa a Catania e Palermo per rilanciare la loro richiesta alla Regione siciliana. L’abolizione del balzello, almeno in via sperimentale dal 1° ottobre 2024 al 30 marzo 2025, è stata lanciata su travelnostop.com con l’intento di favorire l’allungamento delle stagionalità destando una certa curiosità e interesse da parte degli addetti ai lavori.

Ma per capire cosa è l’addizionale comunale e soprattutto dove vanno a finire i soldi di questa tassa, ecco uno specchietto ripeilogativo:

L’addizionale comunale sui diritti di imbarco, detta anche tassa municipale o tassa sul turismo) incassata dagli aeroporti per conto dello Stato ammonta a 6,5 euro a passeggero in partenza ed è suddivisa in:

– addizionale imbarco passeggeri (legge 350/2003): 1 euro a passeggero in partenza;

– addizionale imbarco passeggeri (legge 43/2005 – legge 166/2008): 3 euro a passeggero in partenza;
– incremento addizionale (legge 296/2006): 50 centesimi a passeggero in partenza;
– incremento (legge 92/2012 – Fornero): 2 euro a passeggero in partenza.

La maggior parte di queste cifre va all’Inps, comparto antincendi ed Enav, mentre i Comuni ricevono solo una minima parte.
Dei 6,5 euro, infatti, ben 5 sono destinati all’Inps, 50 centesimi vanno al servizio antincendio negli aeroporti. Complessa la ripartizione dell’ultimo euro, che viene diviso tra Enav per i costi sostenuti per garantire la sicurezza ai propri impianti e per garantire la sicurezza operativa.
Nel 2018 l’Inps ha percepito 442.926.230 euro (5 euro a passeggero), il comparto antincendio 44.195.752 euro (50 centesimi di euro a passeggero) e l’Enav 30 milioni di euro (34 centesimi di euro a passeggero). Ai Comuni aeroportuali sono stati versati solamente 6.489.913 euro, pari a circa 7 centesimi di euro a passeggero.

Al momento la Regione a statuto speciale Friuli Venezia Giulia ha eliminato l’addizionale grazie a un provvedimento inserito nella recente legge finanziaria dello Stato, L.213 /2023, art.1 commi dal 529 al 532.

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