Sicilia punta su termalismo e rilancia Acireale e Sciacca
11 Febbraio 2025, 10:42
Restituire alla Sicilia le Terme Santa Venera e Santa Caterina di Acireale e il complesso delle Nuove Terme di Sciacca e trasformarle in perni di un turismo rigenerativo in grado di attrarre visitatori da tutto il mondo. L’atteso progetto di riqualificazione e rifunzionalizzazione è stato presentato a Milano presso la Borsa Internazionale del Turismo, nel corso di una conferenza stampa nella quale è intervenuto il Governatore della Regione Sicilia Renato Schifani.
Il progetto prevede un investimento complessivo di 184 milioni di euro, di cui 90 milioni di cofinanziamento della Regione. Questa opportunità strategica punta a trasformare le Terme di Sciacca e Acireale in poli d’eccellenza per il turismo termale e rigenerativo, consolidando l’immagine della Sicilia come destinazione privilegiata nel panorama mediterraneo. Questa nuova visione per il futuro delle terme siciliane si inserisce in un più ampio piano, voluto dal governo regionale, volto a trasformare Sciacca e Acireale in modelli di eccellenza per il turismo sostenibile e rigenerativo. L’obiettivo non è infatti solamente il recupero delle strutture, ma la creazione di un modello di turismo sostenibile destagionalizzato che valorizzi le tradizioni locali, l’artigianato e le eccellenze enogastronomiche del territorio.
“Le terme non sono solo luoghi di cura, ma veri e propri centri vitali che generano benessere a 360 gradi: dall’acqua termale ai prodotti cosmetici, dal buon cibo alle buone abitudini – ha dichiarato Massimo Caputi, presidente di Federterme -.“Attraverso Thermalia, vogliamo promuovere un turismo sostenibile e rigenerante, capace di valorizzare il territorio e migliorare la qualità di vita dei nostri ospiti. Inoltre, le terme si confermano uno strumento strategico per allungare la stagionalità delle destinazioni turistiche, offrendo esperienze uniche e ricche di valore durante tutto l’anno”.
“Le Terme di Acireale e Sciacca sono chiuse da dieci anni, ma oggi la Regione è pronta a voltare pagina – ha affermato il governatore della Regione Sicilia, Renato Schifani -. Rispetto al passato, quando il precedente bando per riqualificarle non ha avuto successo a causa di ostacoli burocratici e gestionali, questa volta il contesto è completamente diverso. La Regione ha infatti risolto una serie di criticità che solo un ente pubblico poteva affrontare, rimuovendo gli impedimenti che avevano scoraggiato la partecipazione delle aziende private nel tentativo di rilancio. Questo nuovo scenario può aprire la strada a un reale interesse da parte degli operatori del settore, che oggi possono contare su condizioni più favorevoli per investire e contribuire al rilancio delle terme. E in questa logica abbiamo anche ridotto dal 5% allo 0,5% del fatturato il canone per la concessione delle acque termali. L’obiettivo non è solo riaprire le strutture, ma trasformarle in eccellenze del turismo termale, integrandole con le tradizioni locali, l’artigianato e l’enogastronomia, per offrire un’esperienza autentica e sostenibile ai visitatori con ricadute positive per i territori. Proprio per sottolineare questa visione di qualità e innovazione, la Regione ha scelto di presentare il progetto di rilancio all’interno del villaggio Thermalia alla Bit di Milano. Questa decisione nasce dalla convinzione che i privati che parteciperanno ai prossimi avvisi pubblici debbano rappresentare l’eccellenza del settore, portando competenza e visione strategica per far rinascere queste strutture e valorizzare al meglio le potenzialità della nostra terra. Con 90 milioni di euro stanziati dal Fondo di sviluppo e coesione e un modello di partenariato pubblico-privato, la Sicilia vuole trasformare finalmente le terme in un punto di riferimento per il turismo benessere a livello nazionale e internazionale, per destagionalizzare l’offerta e attrarre così nuovi flussi turistici”.