venerdì, 29 Marzo 2024

Formare e qualificare gli operatori turistici: Lagalla annuncia master a Sciacca

Partirà da Sciacca il master per una migliore qualificazione degli operatori turistici. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla nel corso del convegno su “Turismo: tra formazione e professione per sviluppare nuove opportunità di lavoro e occupazione” che si è svolto domenica 25 febbraio a Sciacca nella Multisala Badia Grande, organizzato dalla Federazione internazionale di Giornalisti della Fijet Italia e dalla testata giornalistica Fatti&Avvenimenti.

Lagalla ha annunciato che sono a disposizione 8 miliardi di fondi strutturali e che domani, mercoledì 28 febbraio, presenterà il nuovo piano di formazione regionale centrato su 4 asset di cui uno è proprio il turismo. Inoltre, in quest’ambito, si punterà a istituire corsi di formazione nelle aree a vocazione turistica.

Per Giacomo Glaviano, presidente di Fijet, è necessario abbandonare l’improvvisazione e diventare professionali. “Il turismo – ha detto – è una vera e propria industria che necessita di una seria programmazione e di un lavoro sinergico tra enti preposti al suo sviluppo. È importante dunque un lavoro di squadra per migliorare l’offerta che si caratterizza per la qualità dell’ambiente e la cultura dell’accoglienza, nonché per un rapporto qualità-prezzo competitivo”.

Ai lavori è intervenuto anche Toti Piscopo, direttore editoriale di Travelnostop.com: “bisognerebbe puntare sull’alfabetizzazione, anche nel settore delle lingue, di tutte le figure professionali, dirette e indirette, che concorrono al settore turistico. Così come occorre guardare alle nuove figure professionali che stanno emergendo nel comparto e, non ultimo, a una formazione che guarda alla cultura d’impresa differenziando tra la nuova imprenditoria e quella più consolidata”.

Nel corso del convegno è arrivato anche un appello per la riapertura delle Terme di Sciacca per la quale si attende che la Regione completi l’iter con la cessione degli ulteriori beni, come gli alberghi sul Monte Kronio e le stufe di San Calogero, al Comune.

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