"Non procedevamo a velocità eccessiva. Non ci sono stati urti, né schianti contro gli scogli, ma solo una strisciata contro la banchina e i passeggeri sono scesi tranquillamente, senza grida o pianti, sulla terraferma". Ridimensiona l'incidente di mercoledì sera all'aliscafo della Ustica Lines in viaggio da Porto Empedocle a Lampedusa il comandante, Giuseppe Banano, che tre anni fa, sempre sulla stessa imbarcazione, aveva vissuto un episodio analogo. Allora l'aliscafo urtò la diga foranea del porto di Trapani. Banano fu indagato per disastro navale e patteggiò una condanna a un anno e otto mesi. Stesso reato gli viene contestato oggi dalla Procura di Agrigento.
"Nella sentenza di patteggiamento seguita all'incidente di tre anni fa – spiega Vittorio Morace, presidente della compagnia – a carico del comandante non è stato disposto il ritiro dei permessi per l'esercizio della attività professionale, quindi certamente non potevamo licenziarlo. Chiaramente dopo questo episodio non lo farò più imbarcare". Intanto la Procura di Agrigento ha sequestrato la scatola nera dell'imbarcazione per ricostruire la dinamica dell'incidente.