Primo test sull’accessibilità per la Magna Via Francigena di Sicilia che ha debuttato all’inizio dell’estate ma che sta già riscuotendo un certo successo tra i pellegrini siciliani e non solo. E così per valutarne l’accessibilità, l’associazione Cammini Francigeni di Sicilia ha organizzato un educational con Pietro Scidurlo, ceo e fondatore di Free Wheels Onlus, associazione che vuole avvicinare tutti, anche le persone con esigenze specifiche, all’esperienza del cammino.
Due le tappe scelte: Corleone-Prizzi e Prizzi-Castronovo, da percorrere su un itinerario ciclabile tracciato dall’associazione Ciclabili Siciliane. A fare compagnia a Scidurlo, Pino Baldissera, compagno di avventura anche in altri cammini, e Giovanni Guarneri dell’associazione Ciclabili Siciliane. A raccontare a Travelnostop.com questa esperienza, tra pregi e criticità del cammino siciliano, è lo stesso Scidurlo.
“Abbiamo trovato – racconta Scidurlo – un’accoglienza strepitosa da parte delle persone del luogo, che, incuriositi, ci hanno aperto le porte delle loro case per un caffè e per fare due chiacchiere. E ancora abbiamo avuto modo di ammirare dei paesaggi straordinari con un’orografia del territorio molto particolare. Abbiamo anche riscontrato un certo entusiasmo tra i giovani che hanno deciso di restare sul territorio e di sfruttare questa bella opportunità che si sta presentando loro.
Per quanto riguarda le criticità – aggiunge – che abbiamo riscontrato sia sul percorso che nei paesi toccati, le comunicheremo alle associazioni e alla Regione perché apportino quelle modifiche che possano rendere l’itinerario quanto più fruibile a tutti. Il percorso principale del Camino è stato studiato per i pellegrini a piedi e dunque ha tutta una serie di servizi che invece non ha il percorso che abbiamo fatto noi, ovvero quello ciclabile, ma che adesso grazie alle nostre segnalazioni potrà essere implemento e reso molto più accessibile.
Parlando di ospitalità, abbiamo trovato almeno una struttura accessibile in ogni tappa in cui ci siamo fermati, ma sarebbe auspicabile allargare la ricettività accessibile a più livelli. Anche per questo, nell’incontro che abbiamo avuto a Castronovo con i sindaci dei comuni coinvolti dalla Magna Via Francigena abbiamo cercato di sensibilizzarli perché incentivino i privati all’apertura di strutture ricettive accessibili a tutti. In alternativa, potrebbero essere gli stessi comuni a organizzare delle foresterie e utilizzare i proventi a scopi turistici. La cosa importante è che abbiamo parlato di accessibilità e sensibilizzato i comuni alle esigenze di un diverso tipo di target. Inoltre, la presenza di Free Wheels Onlus è stata l’occasione propedeutica per molti imprenditori per capire cosa fare concretamente e cosa cambiare per rendere universalmente fruibili strutture e itinerari.
Ai sindaci abbiamo fornito delle linee guida da seguire che metteremo anche nella relazione finale che stiamo preparando e che alla fine verrà consegnata alla Regione. E, per continuare su questo percorso, Free Wheels Onlus ha preso contati con Bernadette Lo Bianco e la sua associazione Sicilia Turismo per Tutti per costruire insieme progetti in grado di rendere la Sicilia accessibile a tutti. L’intenzione è quella di tornare presto, magari già l’anno prossimo, – conclude Scidurlo – e portare con noi tante altre persone con esigenze speciali che possano scoprire una Sicilia diversa, godendo dei paesaggi dell’entroterra, divenuti accessibili a tutti”.