Niente eventi per le feste di dicembre e concerto di Capodanno a Palermo. Lo dice il Comune. Ma agli albergatori sono contrari al Natale in silenzio e al buio. La ancora mancata approvazione del bilancio da parte del Comune di Palermo ha ritardato e sembra avere ridotto qualsiasi speranza di attività pubblica in vista del Natale. Una situazione tra l’incudine e il martello che coinvolge sia il sindaco Leoluca Orlando nell’ultimo Natale col suo mandato da primo cittadino, che l’assessore alla cultura Mario Zito.
Eppure, fuori bilancio, una soluzione c’è: attingere dalle tasse di soggiorno degli hotel, che nascono anche per questo specifico scopo. Il problema è che ancora negli uffici comunali non sanno quanti soldi sono arrivati dalle strutture alberghiere nel trimestre tra luglio e settembre. Per intenderci, già lo scorso ottobre si sapeva che i turisti avevano versato in estate 400 mila euro del balzello. E se a Catania, Messina, Bari e Napoli il Natale sembra salvo, a Palermo si naviga ancora in cattive acque, con la giunta comunale che rischia un grosso testacoda.
Chi protesta sono Confesercenti e Assohotel. “Nonostante le difficoltà dell’ultimo anno e mezzo – dice Marco Mineo, presidente di Assohotel Palermo – gli albergatori hanno versato regolarmente e puntualmente le somme dell’imposta di soggiorno. Ci amareggia apprendere da alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’assessore alla Cultura Mario Zito che ancora gli uffici non hanno quantificato le risorse e che gli eventi legati al Natale non siano stati programmati per questo. Proporremo all’amministrazione una serie di iniziative che riteniamo utili e facilmente realizzabili per andare incontro al Natale. Di una cosa siamo certi: l’ultimo trimestre si è chiuso in attivo per gli albergatori palermitani che hanno versato le somme già a metà a ottobre. Non vorremmo che nelle difficoltà in cui il Comune si trova, le risorse dell’imposta di soggiorno, vincolate al turismo, siano state utilizzate per altro”.
Sui ritardi interviene anche la presidente di Confesercenti Palermo, Francesca Costa: “Palermo in questa ripresa post covid si conferma come meta turistica privilegiata, l’amministrazione non può non fare i conti con questa realtà programmando servizi ed eventi per consolidare quanto costruito in questi anni. Non possiamo permetterci di offrire ai visitatori una città spenta, oltre che sporca. Non possono permetterselo gli albergatori, i ristoratori, le guide turistiche, i tour operator, soprattutto dopo la forte contrazione che questo settore ha attraversato. Serve un colpo di reni deciso”.