Ponte Stretto, Cipess sta per dare ok a progetto definitivo
06 Agosto 2025, 11:00
ANSA/CARMELO IMBESI
Arriverà a momenti l’ok del Cipess al progetto definitivo per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. “Mercoledì mattina alle 12.30 – ha annunciato il vicepremier e ministro dei Trasporti nei giorni scorsi – ci sarà l’approvazione del progetto definitivo per l’avvio dei lavori del ponte sullo Stretto di Messina. Se ne parla dagli antichi romani”.
Il ponte avrà una campata unica di 3 chilometri, larga 60 metri, con 6 corsie stradali e due binari ferroviari, torri alte 400 metri, altezza sul livello del mare 72 metri. Una volta realizzato, sarà aperto al traffico di treni e auto 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno garantendo il collegamento tra la Sicilia e il resto del continente. Prevista una riduzione dei tempi di attraversamento fino ad un’ora per gli autoveicoli e fino a 2 ore per i treni. L’idea di collegare la Sicilia alla Calabria risale addirittura al 1840 ma il progetto definitivo è stato approvato solo nel 2023 dal governo Meloni.
Mercoledì – spiega il Mit – arriverà “una articolata documentazione proposta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sottolineando che l’approvazione del Cipess “rappresenta un passaggio decisivo per l’opera, che consacra il riavvio del progetto fortemente voluto dal ministro Matteo Salvini. Mai nella lunga storia dell’opera, infatti, si era arrivati ad una fase approvativa così avanzata”. Il Mit afferma anche che “dall’intervento si attendono reali opportunità di rilancio socioeconomico per il Sud e per l’Italia intera”. Il progetto del Ponte, ricorda infine il ministero, si inserisce in un più ampio programma di rilancio infrastrutturale promosso dal Ministero, con investimenti in strade e ferrovie tra Sicilia e Calabria del valore di 70 miliardi fino al 2032.
Sulle barricate le associazioni ambientaliste che chiedono l’intervento dell’Ue con tanto di procedura di infrazone: “L’impatto ambientale del ponte sullo Stretto di Messina è certo, documentato e, dopo anni di negazioni, ammesso dagli stessi proponenti l’opera. Per superare questa impasse è stata avviata una procedura speciale che consentirebbe comunque la realizzazione del Ponte secondo condizioni precise fissate dalle norme comunitarie, condizioni che però non sono state rispettate”. Per questo Greenpeace, Legambiente, Lipu e Wwf hanno presentato un nuovo reclamo all’Ue ad integrazione di quello già inviato il 27 marzo, chiedendo l’apertura di una procedura di infrazione.