Via libera alla realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dall'Enel. I lavori erano stati bloccati nel 2010 dal Tar del Lazio, con una sentenza che accoglieva i ricorsi del Comune di Agrigento e del comitato cittadino "No Rigassificatore", che al suo interno raccoglie una ventina di associazioni, tra cui Legambiente.
"Una buona notizia per l'intero paese perché abbiamo un urgente bisogno, oggi ancor più di ieri, di diversificare l'approvvigionamento del gas" ha commentato il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari che ha posto l'accento sui "50 milioni di opere compensative che andranno a sviluppare e a fortificare il territorio, come ad esempio attraverso la costruzione della nuova banchina che ospiterà navi da crociera per valorizzare la Valle dei Templi".
"Rispettiamo la sentenza – replica Mimmo Fontana, presidente di Legambiente Sicilia – ma restiamo convinti che reindustrializzazione di Porto Empedocle sia un grave errore vista la posizione al centro di uno dei più importanti comprensori turistici del Mediterraneo, che tiene insieme la riserva di Torre Salsa, la Scala dei Turchi, il castello di Palma, il Parco Luigi Pirandello e, soprattutto, la Valle dei Templi di Agrigento e che, quindi, dovrebbe esponenzialmente migliorare la propria offerta turistica, piuttosto che rianimare la scelta industrialista che aggredì la costa siciliana negli anni ‘50 e ‘60".