Salvini: il Ponte si farà, è priorità Ue. Non serve nuova gara
04 Dicembre 2025, 10:01
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Il ponte sullo Stretto “si farà” perché “è una priorità dell’Unione europea” e “l’intero governo è al lavoro” per superare i rilievi della Corte dei Conti. Il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, lo mette in chiaro durante il question time alla Camera, che ormai si trasforma in un’arena ogni volta che si dibatte del Ponte. Ed infatti si innesca un nuovo duello con il leader di Avs, Angelo Bonelli, tra i principali oppositori dell’opera. “Milioni di italiani lo vogliono, lo aspettano e lo meritano, non è un capriccio del ministro Salvini ma una priorità dell’Unione europea e io farò di tutto affinché l’Italia ce l’abbia”, afferma il ministro dai banchi del governo.
“Ripete le stessa cose da anni. Nemmeno di fronte all’evidenza del fallimento della sua proposta dal punto di vista giuridico, riesce a prenderne atto”, attacca Bonelli, sottolineando che “non è vero che l’Unione Europea ce lo chiede e non si capisce come faccia a sostenere che milioni di italiani siano d’accordo”.
La costruzione del Ponte è affidata al consorzio Eurolink, guidato da Webuild. “La penale in caso di blocchi dei lavori sarebbe del 4% dei lavori non eseguiti, si tratta della metà del valore che è l’8% previsto dal codice degli appalti”, spiega Salvini. Sono, inoltre, previste “specifiche penali a carico del contraente generale qualora non rispettasse gli impegni, per tutelare i cittadini e l’interesse pubblico”, precisa il ministro. Per quanto riguarda gli atti aggiuntivi ai contratti con il contraente generale e gli altri affidatari, “riprenderanno efficacia solo dopo la registrazione della Corte dei Conti”, chiarisce Salvini, ribadendo che il Ponte “porterà sviluppo, lavoro, meno traffico e meno inquinamento”.