martedì, 5 Novembre 2024

Scalo Palermo sotto stress: nel weekend stop ai voli ex Catania

La chiusura dell’aeroporto di Catania sta creando forti disagi nel sistema dei trasporti in Sicilia con passeggeri in partenza o in arrivo da Catania ‘dirottati’ in altri scali dell’isola. Una situazione che sta mettendo sotto stress gli altri scali dell’isola, in particolare quello di Palermo che in questi giorni deve affrontare anche un boom di transiti considerato il periodo di alta stagione.

Ecco perchè la Gesap ha fatto sapere che “solo giovedì 20 luglio accetteremo venti voli ex Catania e nessuno da venerdì a domenica” perché “l’infrastruttura sta reggendo”, ma per il Falcone-Borsellino, “che ha già di suo una crescita del 15% di traffico, il rischio è compromettere la qualità dei servizi”. E denuncia anche “le procedure scorrette di alcune compagnie che hanno inviato voli a Palermo senza preavviso”.

Nei giorni scorsi, l’aeroporto di Palermo ha fatto atterrare fin oltre 45 voli, compresi i 330-200 di ITA con 250 persone a bordo. “Questa emergenza richiede un supplemento di lavoro e di responsabilità da parte di tutti – dice Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap – L’aeroporto di Palermo sta reggendo bene all’aumento dei voli dovuto al blocco delle attività di Catania, ma limiteremo l’afflusso di traffico aereo, essendo già molto oltre il limite di capienza, anche per il ritardo nei lavori, che comunque vanno avanti spediti. In questi giorni di emergenza, il personale, a cui va il nostro apprezzamento, con grande fatica e stress sta fronteggiando con tutte le forze un momento eccezionale e delicato, con punte di 45 voli (90 movimenti) in più al giorno rispetto alla programmazione prevista nello scalo palermitano, già notevole per il periodo”.

Una presa di posizione, quella della Gesap, contestata dall’Enac che “rivendica il proprio ruolo di autorità nel d eterminare la capacità degli aeroporti siciliani a supporto dell’operatività di Catania” e dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che “stigmatizza” la decisione, adottata “senza un doveroso confronto con gli organi di controllo”, e “richiama tutti al senso di responsabilità comune”. Il governatore annuncia che “vigilerà su atteggiamenti e decisioni unilaterali lontani dallo spirito di cooperazione sociale che possano arrecare grave pregiudizio al superamento dei disagi”.

Intanto, però la situazione all’aeroporto di Palermo sta diventando ingestibile. Secondo alcune testimonianze raccolte da Travelnostop.com ieri pomeriggio si registravano file lughissime ai banchi check-in, con passeggeri che bivaccavano in ogni zona dell’aerostazione e problemi con l’aria condizionata.

Una situazione denunciata anche dal tour operator Dario Ferrante che sulla sua pagina facebook scrive: “il caos generato dalla chiusura dell’aeroporto di Catania, che sembra doversi protrarre almeno fino al 25 luglio, ha portato l’Aeroporto di Palermo (che sta gestendo gran parte di questo enorme traffico aggiuntivo) a dovere limitare l’afflusso di traffico aereo. Questo per evitare che anche Palermo (già alle prese con un notevole incremento stagionale) possa andare in tilt, compromettendo la qualità dei servizi . Una decisione assennata, anche in considerazione dell’esistenza di tanti altri scali su cui potere distribuire tale traffico. Stigmatizzare, come fa il Governatore Schifani, tale decisione come atto di irresponsabilità penso sia ingeneroso. E rivendicare a gran voce il proprio ruolo di autorità nel determinare la capacità degli aeroporti siciliani a supporto dell’operatività di Catania, penso sia un inutile autoritarismo di cui nessuno, in questo momento, ha bisogno.
Magari, un gesto di vicinanza a chi – in questo momento – sta dedicando anima e corpo per permettere il diritto alla mobilità e la prosecuzione del traffico turistico, sarebbe più apprezzato”.

Apprezzamento per il grande sforzo che sta compiendo in questi giorni la Gesap arriva anche dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla e dal vicesindaco Carolina Varchi. “Tuttavia, il previsto traffico aereo di 250 voli giornalieri su Catania – aggiungono – pone in oggettiva difficoltà
l’aeroporto Falcone-Borsellino, creando una situazione di sovraccarico delle infrastrutture e del personale, specialmente in un periodo di sensibili afflussi come quello estivo”.

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