mercoledì, 27 Novembre 2024

Toninelli ancora in Sicilia, ora tende la mano a Musumeci: i soldi ci sono

“Questa è la quarta visita del sottoscritto in dieci mesi in Sicilia: una chiara dimostrazione della centralità di questa regione”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ad Augusta.  “Il numero dei passeggeri del trasporto aereo in Sicilia aumenta ma una volta sbarcati ci sono problematiche infrastrutturali, non c’è interconnessione – ha aggiunto – Dobbiamo ragionare su come efficientare i sistemi di trasporto senza mai dimenticare l’economia portuale. Solo così riusciremo a cogliere l’opportunità turistica di sviluppo che la Sicilia ha ma non ha ancora colto”.

Il ministro ha poi fatto riferimento ad una delle arterie incompiute: “La Ragusa-Catania è uno dei dossier che ho gestito in prima persona. Ma non possiamo creare una struttura che poi non verrà utilizzata perché per poche decine di chilometri potrebbe avere un pedaggio di 15-20 euro. La dobbiamo fare perché possa costare quei 3-4 euro che sappiamo essere sostenibili per chi vuole spostarsi. Siamo a un buon punto. Nell’ultima riunione Cipe è stata ribadita la centralità di questa struttura”.

Quindi ha teso la mano al governatore Nello Musumeci: “La Sicilia è una priorità assoluta per l’intero governo italiano. Invito Musumeci a collaborare. Lo invito a sederci ad un tavolo e trovare le soluzioni migliori ricordandogli che, essendo la Sicilia una regione a Statuto speciale, tantissime competenze e autonomie, anche di natura finanziaria sono di competenza sua”. “Musumeci – ha aggiunto il ministro – ha delle difficoltà perché le cose vanno lentamente ma non vogliamo criticarlo, vogliamo aiutarlo. Il commissario straordinario per la viabilità locale in Sicilia è una norma di aiuto, vuole rappresentare un supporto. I soldi ci sono. I fondi Fsc ammontano a 440 milioni e per la maggior parte non sono impiegati. Abbiamo creato e stiamo creando una struttura di supporto per utilizzare questi fondi e trasformare finalmente quei 15 mila chilometri di strade provinciali in normali, percorribili. Mi hanno mandato alcune fotografie, sono raccapriccianti per lo stato di disastro e distruzione in cui versano”.

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