Allarme a Vulcano. Dopo il malore che ha colpito un bambino lo scorso aprile (stava giocando nella spiaggia delle acque calde quando ha perso i sensi ed è crollato a terra) è arrivata la nota del Dipartimento di Protezione civile che parla di “gas inodore ed eventualmente letale” e avverte della “situazione di possibile pericolosità connessa con emissioni gassose in mare” chiedendo di valutare l’opportunità di interdire l’accesso all’area e di vietare la balneazione nella spiaggia delle “acque calde”. Una ipotesi devastante per l’isola di Vulcano che sul turismo termale, con decine e decine di migliaia di presenze per nove mesi l’anno, basa buona parte della sua economia.
Per il Dipartimento di Protezione civile, “sussistono condizioni di pericolosità per la pubblica incolumità nel tratto di mare dell’isola di Vulcano denominato ‘acque calde’, antistante la cosiddetta ‘vasca dei fanghi’, dove sono presenti numerosi punti di emissione di gas e dove, soprattutto in assenza di vento, possono prodursi, senza nessun preavviso, elevate concentrazioni di gas inodore ed eventualmente letale”.
Ma il sindaco Marco Giorgianni al momento esclude il divieto di balneazione. “Non intendo sottovalutare alcun allarme – dice – ma non c’è un’escalation. Pubblicizzeremo le condizioni di pericolosità con un’apposita cartellonistica. Ho già chiesto il testo alla Protezione civile”.
Dello stesso avviso anche il presidente di Federalberghi Isole Eolie e isole minori, Christian Del Bono.“I fenomeni di vulcanesimo dell’isola rientrano tra le peculiarità e le eccezionalità che hanno consentito alle Eolie di essere inserite nella World Heritage List dell’Unesco. Guai a demonizzarle: non si farebbe un buon servizio né alle isole né ai visitatori che ogni anno cercano posti non standardizzati e fuori dagli schemi del mero mare e sole. Le emissioni di anidride carbonica da alcune polle sulfuree sono risapute e vanno meglio segnalate così da consentire ai visitatori di poter fruire in modo attento e consapevole dell’enorme patrimonio naturalistico dell’isola. Sono certo – conclude – che le autorità competenti valuteranno con serenità e senza eccessivi allarmismi se e quali maggiori cautele adottare in prossimità delle aree di maggiore emissione”.