A Gela la soprintendenza apre le porte delle mura archeologiche alle feste private, ospitando nel parco di Caposoprano un matrimonio con duecento invitati provenienti da varie parti del mondo. Gli sposi sono Angela Rinzivillo, una ex insegnante di storia e filosofia del liceo classico di Gela, e Biagio Bandiera, un ingegnere di Lentini, entrambi ultrasessantenni che hanno voluto trasformare il loro matrimonio in un appuntamento culturale, con visita guidata alla città per gli ospiti giunti da Torino, Milano, Roma, Napoli e New York, oltre che in un momento di efficace promozione turistica per la città siciliana.
Ma la richiesta di concessione del sito, in mancanza di precedenti, ha spiazzato la direzione del museo e del parco, la soprintendenza e lo stesso assessorato regionale. Per poter dare il nulla osta sono stati imposti severi vincoli come il pagamento di 800 euro (pari al biglietto intero di 4 euro a persona per i 200 invitati), una fideiussione di 30 mila euro a tutela di eventuali danni, 400 euro per le ore di straordinario dei tre custodi del sito, la presenza di metronotte per controllare l'accesso riservato degli ospiti, l'illuminazione e la pulizia del parco prima e dopo la cerimonia nuziale e il rinfresco. Eppure, nonostante tutto, qualcuno pensa già di copiare l'iniziativa.