Una vacanza in Sicilia, tra i Monti Sicani, per scoprire le proprie origini. E’ quella che sta compiendo Joe Cashia, siculo-americano, i cui nonni materni erano originari di Bisacquino e i nonni paterni di Giuliana, insieme alla moglie e una coppia di amici. Il tutto grazie ad Agrifeudi, che ha ideato un format innovativo di offerta turistica in cui il viaggiatore è protagonista al pari degli “attori” che vivono nel territorio dove vuole ritrovare le proprie radici. Si tratta di un viaggio esperienziale inedito, ispirato alla filosofia del “Rooting”.
“Il Personal Rooting – sottolinea l’amministratore di Agrifeudi, Letizia Sinisi – punta a realizzare il sogno delle generazioni di origine italiana all’estero: (ri)scoprire le proprie radici e le proprie origini direttamente nei luoghi da cui tutto è partito, spesso racchiuse solo tra confusi ricordi e pezzi di racconto, tra foto in bianco e nero e narrazioni di nonni e genitori”.
Dunque, quello di Cashia è un viaggio speciale, tra anagrafe, foto e documenti originali raccolti nel Book Agrifeudi, la pubblicazione che contiene la storia familiare di Joe, frutto di una ricerca effettuata in collaborazione con l’ufficio anagrafe dei comuni interessati, grazie anche all’ausilio degli storici e degli esperti di settore. Un viaggio tra i paesi di Bisacquino, Chiusa Sclafani e Giuliana, da dove partirono gli avi di Joe Cashia che, come tantissimi siciliani, tra la fine dell’800 e i primi anni del ‘900 salparono alla volta dell’America.
Dopo una veloce tappa a Palermo dal cui porto – in base ai racconti di famiglia – tutto iniziò, Cashia percorrerà gli stessi passi degli antenati e verrà accolto dagli ultimi parenti che gli sono rimasti e che vivono nel vicino comune di Chiusa Sclafani, dove si erano trasferiti dal comune di Giuliana.