Calano gli arrivi di italiani nella provincia di Agrigento. Nel periodo compreso tra giugno ed agosto, infatti, la contrazione è stata del 9,48% a fronte di un aumento degli stranieri del 5,84%. Sempre in calo il dato delle presenze degli italiani con un – 5,88%, mentre le presenze degli stranieri sono aumentate del 10,24%. Cresce, invece, rispetto allo scorso anno, la presenza media per turista, arrivata a 4,33 giorni. I dati, relativi alla stagione estiva 2013, sono contenuti nella prima newsletter realizzata dall'Osservatorio provinciale al turismo di Agrigento.
Le località che hanno maggiormente sofferto nel periodo estivo sono state Sciacca e Lampedusa e Linosa, che hanno registrato cali consistenti, mentre nettamente positivo il saldo della città di Licata con un +7,74%. Invariata la situazione ad Agrigento, che ha visto un maggior numero di arrivi di turisti stranieri rispetto agli italiani. In calo le presenze nelle strutture alberghiere, mentre aumentano notevolmente quelle nei B&B e nelle altre strutture extralberghiere. Per quanto riguarda la provenienza, il 50% degli italiani arriva dalle altre province siciliane mentre al secondo posto si colloca la Lombardia. Tra gli stranieri, i francesi conquistano la palma degli ospiti con il maggior numero di presenze. In aumento i turisti russi.
I dati sono stati illustrati dal direttore del settore turismo della Provincia regionale di Agrigento Achille Contino con il Direttore del Servizio turistico regionale Nuccio Catagnano.
Secondo Catagnano, "esiste certamente un fenomeno di economia sommersa che riguarda gli italiani che utilizzano strutture non censite ai fini turistici, come le seconde case in campagna e al mare".