lunedì, 23 Dicembre 2024

L’Istat premia Palermo e la Sicilia per turismo e patrimonio culturale

La Sicilia è la regione del Mezzogiorno con i maggiori flussi turistici in assoluto, in termini di presenze, dopo la Campania e la Puglia e al secondo posto dopo la Campania, se si considerano i soli clienti stranieri (9,4 milioni in Campania e 6,9 in Sicilia, che insieme rappresentano oltre la metà del turismo internazionale nel Mezzogiorno ed esattamente il 56,6% delle presenze di stranieri). In particolare tra le province siciliane Palermo si colloca al primo posto per numero di arrivi negli esercizi ricettivi (poco più di 900 mila) e al secondo, dopo Messina, per presenze (2,6 contro 3,2 milioni). È quanto si legge nel report dell’Istat dedicato a Palermo capitale italiana della Cultura 2018.

Dal report poi emerge che nel 2016, la Sicilia con 6.135 esercizi ricettivi e 196.178 posti letto, rappresenta circa il 4% dell’offerta ricettiva del nostro Paese. La provincia di Palermo, in particolare, con poco meno di 900 esercizi ricettivi e 34 mila letti, copre il 14,6% dell’offerta di strutture turistiche della regione e il 17,3% in termini di posti letto.

Nel solo Comune di Palermo gli esercizi ricettivi sono 430 e il 71,5% degli 11.400 posti letto sono in strutture alberghiere. Di questi il 79% sono in alberghi a 4 o 5 stelle (contro il 19% in Sicilia e il 32% nel resto dell’Italia), collocando l’offerta ricettiva in una fascia di mercato qualitativamente alta rispetto alla media del contesto regionale e nazionale.

In termini di domanda turistica, secondo l’Istat, il Comune di Palermo, con 1 milione 190.951 presenze registrate negli esercizi ricettivi, si colloca tra i primi 50 comuni italiani maggiormente turisticizzati (al 42esimo posto della graduatoria nazionale).

Nel 2016, la permanenza media è stata pari a 2,1 notti per cliente, un valore di poco inferiore a quello registrato in media nel resto della Sicilia e del Mezzogiorno (rispettivamente 3,1 e 3,8). Ad alimentare i flussi turistici di Palermo contribuiscono, in proporzione, quasi in ugual misura i visitatori di nazionalità italiana e straniera e, tra questi, prevalgono soprattutto quelli di nazionalità francese e tedesca, seguiti a distanza da quelli del Regno Unito, dei Paesi Bassi e degli Stati Uniti.

In termini di arrivi, infatti, i circa 300 mila clienti stranieri costituiscono il 47,1% del totale (sono il 48,5% per il totale Italia), ma in termini di presenze valgono oltre la metà dei flussi turistici (il 51,7%, a fronte del 49,5% registrato complessivamente in Italia). Ciò indica anche che mediamente i turisti stranieri pernottano a Palermo più a lungo dei turisti italiani (2,3 notti contro 1,9 dei clienti italiani), evidenziando una minore propensione del turista straniero alla visita “mordi e fuggi” delle bellezze cittadine. Lo stesso stile di consumo turistico sembra caratterizzare in generale il turismo degli stranieri nelle altre località della regione e in generale del Mezzogiorno.

In generale, le presenze continuano a concentrarsi principalmente nel periodo estivo, anche se le differenze di comportamento sono significative fra la clientela residente e quella non residente. Infatti oltre la metà delle presenze della clientela residente si concentra nei mesi di giugno, luglio e agosto (54,4% del totale complessivo annuo) mentre il maggior numero di presenze di clienti non residenti si rileva nei mesi di luglio, agosto e settembre (47,2% delle presenze annue).

Inoltre, dal rapporto si evince che il patrimonio artistico della città è molto ricco e si caratterizza per la varietà dei musei e degli spazi espositivi. L’ultimo censimento dei musei condotto dall’Istat nel 2015 ne conta 25 aperti al pubblico. Tale patrimonio attrae un numero consistente di visitatori: nel 2015 oltre 450 mila persone, un volume di utenti pari a 7 visitatori ogni dieci abitanti.

Nel 2016 la Sicilia, con 6.135 esercizi ricettivi e 196.178 posti letto, rappresenta circa il 4% Sono i musei archeologici e di arte antica i luoghi del patrimonio preferiti dai cittadini residenti in Sicilia e nel Sud. Nel 2015, sono stati scelti dal 54,3% dei siciliani e dal 58,1% dei residenti del Mezzogiorno contro il 50,9% della media nazionale.

Il report completo è disponibile su https://www.istat.it/it/files//2018/10/Palermo_interculturale_29_10_2018.pdf

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