L’attesa è finita: a Palermo ha aperto All’Antico Vinaio, il famoso brand di schiacciate fiorentine. All’inaugurazione del locale in via Generale Magliocco 19, in pieno centro, poco prima di mezzogiorno, insieme al fondatore Tommaso Mazzanti c’erano i comici palermitani Sergio Friscia e Roberto Lipari, che avevano già promosso l’apertura sui loro profili social.

Particolarmente emozionato Mazzanti subito dopo il taglio del nastro: ha detto di considerare Palermo la porta della Sicilia, e dunque non escludendo nuove aperture nell’Isola. All’inaugurazione del 44esimo locale nel mondo dell’Antico Vinaio c’era anche Nino u’ballerino con il suo famoso panino con la milza.

“Finalmente Sicilia, finalmente Palermo”, aveva detto Mazzanti in un breve video nelle pagine social del brand, in cui presentava la sua prima schiacciata dedicata alla città: mortadella di suino nero dei Nebrodi, panelle e melanzane fritte. Un omaggio alla tradizione culinaria palermitana che, avvolta da una fumante schiacciata fiorentina, dà vita ad un connubio curioso. La versione dolce, presentata con un altro reel, invece prevede ricotta dolce con cioccolato, scorza di arancia e granella di pistacchio.

Nel menù proposto a Palermo ovviamente non mancheranno le schiacciate classiche che hanno reso il brand così amato, dalla San Marco, con prosciutto cotto, gorgonzola DOP, crema di tartufo e pomodoro fresco, alla Numero 5, con porchetta, crema di patate arrosto e crema di parmigiano DOP. Il locale, numero 44, si aggiunge a quelli già attivi in gran parte dell’Italia, negli USA e a Dubai.

“Città come Palermo hanno una cultura ed una tradizione gastronomica importante […] noi non ci sostituiremo mai ad i prodotti tipici di ogni regione ed il nostro obiettivo non è certo lavorare prettamente con il turismo (che giustamente assaggerà i prodotti tipici della città) ma con le persone del posto, con le persone che vivono a Palermo e con le persone che spero ci verranno a trovare dalla Sicilia.” ha scritto Tommaso Mazzanti in un post sulle sue pagine social.

Foto e video: Andrea Gnoffo