Non solo minne di Vergini, mustazzola, cannoli e Trionfo di Gola: nei conventi i piatti salati preparati dalle monache erano tantissimi e venivano preparati per la loro tavola o per inviarli alle famiglie d’origine in occasione delle feste comandate. Oggi molti di questi sono stati recuperati e si potranno assaggiare in versione mignon ogni venerdì dalle 19 alle 22 (a partire dal 10 giugno ) al monastero di santa Caterina d’Alessandria, protagonisti di un nuovo progetto che non mancherà di attirare palermitani e soprattutto turisti.
La cucina della priora sarà una degustazione delicata e deliziosa, diversi “assaggi” – l’arancina piccante di Pasquetta, il baccalà fritto, i peperoni a sfincione con pomodoro, pangrattato, uva passa e pinoli (sapori della cucina ebraica che era riuscita a traghettare ricette del mondo islamico) e le polpette dolci fritte, quasi gattopardesche, che arrivavano dritte dritte dalla cucina dei Monsù: carne, formaggio e cannella, ricoperte da mandorle e cioccolata, roba da far “resuscitare i morti” – con un calice di vino siciliano o una birra della vicina abbazia di San Martino delle Scale.
Tutto al fresco, lontani dalla folla anche se nel cuore del centro storico, seduti comodamente e informalmente ai tavolini nell’antico chiostro silenzioso, nel cuore del giardino segreto del monastero illuminato da tante piccole luci. La serata si potrà completare nella chiesa con la visione di Exstasis, il videomapping in 4k di Odd Agency, spettacolo immersivo di proiezioni e simboli che ha già raggiunto i 10mila spettatori in poche settimane di vita.
Per La cucina della priora sono previste diverse formule di coupon, con e senza lo spettacolo.
Biglietti: 25 euro (intero) – 15 euro (ridotto) + 5 euro per assistere a Exstatis
Exstasis è in programma ogni giovedì, venerdì, sabato e domenica, con 5 spettacoli a sera, alle 20.30, 21, 21.30, 22 e 22.30.
Info e biglietti su http://www.coopculture.it