Al via Metamorphosis, all’Orto Botanico tra natura, spazio, accoglienza
30 Agosto 2025, 08:05
Una “passeggiata verde” di Teresa Mannino nelle prime ore del mattino all’Orto Botanico di Palermo; la condanna della guerra fratricida di Gabriele Vacis con i giovani di PoEM; il ritorno di Sista Bramini con un nuovo progetto su Ovidio, i personaggi surreali di Luigi Ciotta, le incursioni sonore di Noémi Büchi o Evita Polidoro, il nuovo libro di Giuseppina Torregrossa. E un dialogo forte e netto del grande regista, scenografo e drammaturgo polacco Krystian Lupa con il giornalista Guido Valdini.
Sono soltanto alcuni dei protagonisti della quarta edizione di Metamorphosis, dal 4 al 14 settembre all’Orto Botanico di Palermo.
È anche il primo capitolo di Prima Onda Fest, nuova creatura che racchiude, oltre a Metamorphosis, anche Derive (2-5 ottobre) neonata sezione speciale per famiglie e comunità; e Approdi (23 ottobre – 8 novembre) il festival dell’innovazione di linguaggi e della coesione tra i generi, dalla periferia al centro.
Tornando a Metamorphosis, si tratta di due lunghi fine settimana tra Orto Botanico e Steri, per riannodare il filo sviluppato nelle tre passate edizioni, ovvero il rapporto tra natura, spazio, accoglienza, trasformazione.
Tutti spettacoli site specific, a partire proprio da “Gita all’Orto”, sabato 6 settembre (alle 8 e alle 9.30): da sempre ardente e stupita amante del regno vegetale, Teresa Mannino porterà tra i viali dell’Orto Botanico alla ricerca di piante e creature straordinarie e silenziose, intrecciando le storie di uomini appassionati, capricciosi e fantasiosi che hanno voluto e curato l’Orto dal 1779.
Alle 18.30 sempre all’Orto Botanico, il colloquio tra Krystian Lupa e Guido Valdini nel corso del quale sarà proiettato un breve frammento dal film Shelter all night improvisation, che riassume un’improvvisazione di 15 ore su Il Processo di Kafka diretto da Lupa nel 2017.
Il festival si aprirà giovedì (4 settembre) alle 19.30 all’Orto Botanico con il primo capitolo di “Dialogo a Giorno”, incursioni delle danzatrici Federica Aloisio e Federica Marullo.
Alle 20, “Emerald, un poemetto sullo sparire”, video installazione poetica di fotografie, montate in un film con voce e musica, sul dire addio all’ambiente e ai suoi abitanti: un tributo alla necessità di preservarli.
Alle 21, “Non tre sorelle” un “non spettacolo” di Enrico Baraldi, prodotto dal Teatro Metastasio di Prato. Tutto parte e probabilmente finisce con Cechov: ma uno dei suoi testi cardine, “Tre sorelle” acquista una valenza particolare se riletto da un gruppo di attrici di Kiev giunte in Italia grazie al progetto di accoglienza Stage4Ukraine.
Venerdì (5 settembre) alle 19.30 allo Steri, il secondo capitolo di “Dialogo a Giorno” introdurrà al concerto alle 21.30 Amici Cellorum, un gruppo di violoncellisti che, uniti dalla passione per la musica da camera, si incontrano per la prima volta in Sicilia, portando un dialogo musicale intimo e vivace.
Sabato (6 settembre), oltre alle passeggiate narrative di Teresa Mannino, alle 20 all’Orto Botanico, “Tempeste. L’ulivo, il vino, le pietre” gradito ritorno di Sista Bramini, che più di ogni altra ha indagato un dialogo possibile con la natura. In questo caso trae dalle Metamorfosi di Ovidio, tre miti che, in modo diverso, parlano di catastrofi e rinascite.
Alle 22, Kryos. Astrazione reale, performance video musicale del collettivo Video Pixel Shapes (Andrea Criscione, Andrea Campo, Giovanni Mezzasalma e Simone Scarpello), con Michele Di Leonardo, prodotta da Curva Minore.
Domenica (7 settembre) si chiude la prima settimana di festival: alle 17.30 all’Orto Botanico “Allegra”, fiaba teatralizzata per i più piccoli di Gisella Vitrano e Marcella Vaccarino per il Piccolo Teatro Patafisico. Alle 19.30 INnaturale di Emanuela Dall’Aglio, nuovo allestimento di Campsirago Residenza.
Si riprende martedì (9 settembre) alle 18 all’Orto Botanico con la presentazione dell’ultimo libro di Giuseppina Torregrossa, “Corta è la memoria del cuore” [Mondadori].
Mercoledì (10 settembre) alle 18.30 L’estetico e l’artification, colloquio con Ugo Morelli, professore di Scienze cognitive applicate alla vivibilità, al paesaggio e all’ambiente.
Alle 19.30 LAND_SCAPE_Osmosi, coreografia pensata per spazi all’aperto del Collettivo di creativi SicilyMade; e alle 21.30 “Orbita – e Tu splendi”, esperienza immersiva costruita per Ypsigrock da Evita Polidoro, batterista, cantante e compositrice, tra le voci più originali della nuova scena jazz italiana.
Giovedì (11 settembre) tocca a “94 passi in giardino” dell’attrice-giardiniera Lorenza Zambon; alle 20.30 terzo capitolo di “Dialogo a Giorno” di Federica Aloisio, Federica Marullo e Valeria Zampardi.
Venerdì 12 settembre “I Tolki, i parlanti” progetto di Ida Travi; l’arrivo a Palermo di “Sette a Tebe, un terribile amore per la guerra”, sguardo sulla guerra fratricida di ieri e di oggi, di Gabriele Vacis per il giovane collettivo PoEM.
Sabato (13 settembre) il racconto onirico e surreale di un lavoratore di un macello: “Abattoir Blues” di Luigi Ciotta; e alle 20, “Soliloqui Positronici” viaggio fantascientifico di Mariagiulia Colace ispirato al mondo di Isaac Asimov. Chiude “Does is still matter” performance sonora di Noémi Büchi. sound artist e compositrice franco-svizzera che esplora il potenziale delle strutture musicali multigenere.
Domenica (14 settembre) Metamorphosis è alla sua ultima giornata: da “Futuro poetico siciliano” reading di Giuseppe Cutino a partire dal libro di Lina Prosa; al concerto di Francesco Guaiana 4et, brani originali del chitarrista, eseguiti dal quartetto completato da Edoardo Donato, Gabrio Bevilacqua e Giuseppe Santoro.
Photo credit: Giuseppe La Spada