Distrutta in una notte, ora Villa Deliella rinasce in realtà virtuale


Nasce ‘A scuola di bellezza’, il nuovo progetto della Fondazione Le Vie dei Tesori costruito con l’USR, l’Ufficio scolastico regionale della Sicilia, volto a costruire senso di appartenenza e rispetto per l’immenso patrimonio culturale dell’Isola. Una proposta tarata per tutte le classi di ogni ordine e grado, dalla scuola dell’infanzia alle elementari, fino alle superiori, in tutta l’Isola.

Per l’occasione è stata preparata una brochure che è già un piccolo tesoro, colma com’è di curiosità e informazioni, all’interno della quale ogni scuola potrà scegliere il percorso didattico. Tra tante visite in luoghi reali, sarà anche possibile farne una virtuale a Villa Deliella, uno dei gioielli scomparsi di Palermo, un’esperienza speciale che Le Vie dei Tesori propone al fianco delle Edizioni Kalòs, diretta da Giovanni Lo Giudice: una vera capsula del tempo in cui, indossando i visori 3D, è possibile immergersi nella Palermo della Belle Époque in cui il villino straordinario progettato da Ernesto Basile svettava in tutta la sua prorompente eleganza, prima che la speculazione edilizia lo cancellasse per sempre, in una notte del 1959, tutto raccontato da una voce narrante che ricostruisce il contesto sociale e culturale dell’epoca.

L’approccio al progetto è multisensoriale: attraverso i visori, infatti, si potrà camminare virtualmente nella piazza e nel giardino com’erano nel 1959; osservare edifici, dettagli e scorci scomparsi, interagendo con l’ambiente. “Attraverso fotografie storiche degli anni Trenta e Quaranta e uno studio meticoloso, ci siamo permessi di avvicinare il ricordo di Villa Deliella. E abbiamo scoperto anche tanti scatti privati di gente che voleva fotografarsi sullo sfondo della villa considerata un unicum architettonico”, spiega Guglielmo Gagliano Candela che ha realizzato il progetto.

L’esperienza sarà proposta durante il prossimo festival (a Palermo, dal 10 ottobre al 16 novembre) e poi durante tutto l’anno. Si svolgerà a Villa Trabia, non solo per la vicinanza con l’area di Villa Deliella, ma anche per un recente “giallo” storico: secondo alcuni studiosi, proprio in un angolo del giardino sarebbero stati nascosti i resti di Villa Deliella, scaricati nottetempo dopo la demolizione.

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