Le Vie dei Tesori ritorna a Messina e apre 28 luoghi per i tre weekend dal 14 al 29 settembre. “Un occasione – ha detto il prefetto Cosima Di Stani – per le nuove generazioni di approfondire, prima di tutto, la storia della propria terra e, quindi, di appassionarsi nel condividere questa esperienza con i turisti e la cittadinanza”. Il sindaco Federico Basile ha sottolineato “l’unicità di luoghi ed esperienze che ricorderanno in tanti, e che diventano straordinarie per la competenza dei'”narratori’ che si incontrano”. Saranno visitabili le collezioni universitarie e apriranno siti storici della città, come ricorda il funzionario della Soprintendenza Luigi Giacobbe. “È un momento in cui le istituzioni si avvicinano alla città – dice il rettore Giovanna Spatari – e hanno l’opportunità di svelare patrimoni nascosti con la voce dei nostri studenti. Sono stata felicissima di aprire alle visite la stanza del rettore”.
Questi i siti aperti:
1. Abbazia Normanna di Santa Maria – Mili San Pietro
2. Abbazia Normanna SS. Pietro e Paolo – Itala
3. Casa museo Maria Costa
4. Chiesa di San Paolino
5. Chiesa di Santa Maria Alemanna
6. Chiesa di Santa Maria di Portosalvo
7. Chiesa di Santa Maria la Nuova
8. Chiesa e museo San Giovanni di Malta
9. Chiesa museo di Santo Stefano – Salice
10. Chiesa medievale e Pietra di San Paolo – Briga Marina
11. Chiesa SS. Annunziata dei Catalani
12. Collezioni dell’Università degli Studi di Messina
13. GAMMA – Galleria D’Arte Moderna Palacultura
14. Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”
15. Monte di Pietà
16. Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani
17. Museo della fauna – Università degli Studi di Messina
18. Museo e Santuario di Montalto
19. Museo I Ferri du Misteri
20. Palazzo del Governo – Prefettura
21. Ruderi del monastero di Santa Maria di Gesù presunta tomba di Antonello
22. Santuario e Campanile del Carmine
23. Santuario e giardino di San Francesco all’Immacolata
24. Seminario Arcivescovile San Pio X
25. Teatro Vittorio Emanuele II
26. Tempio di Cristo Re Rocca Guelfonia
27. Villa Cianciafara
28. Villa Giovanna – Sede Master Vitae
Da quel 2006 Le Vie dei Tesori ha aumentato i suoi visitatori anno dopo anno, si è allargata a tutta l’Isola – una tra le primissime città siciliane ad aderire al festival fu proprio Messina -, ha raggiunto numeri importanti e ha dovuto fare i conti con la pandemia, ma è stata tra le pochissime realtà italiane a non fermarsi mai. Ed ha proseguito la sua corsa. Nel 2023 il festival ha raggiunto le 250 mila presenze in 17 città, con una ricaduta economica sul territorio che ha superato i sette milioni e seicentomila euro. Messina ha sfiorato i 5500 visitatori con una ricaduta di oltre 220 mila euro. “La bellezza non è un accessorio ma una leva di identità per conoscersi e per capire dove ci si trova – interviene Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori – I luoghi diventano un museo diffuso che viene visitato in maniera trasversale, senza che il visitatore si chieda a chi appartengano. Ognuno può scegliere la sua chiave tematica personale. È il primo passo verso un unico museo diffuso”.