Il Cous Cous Fest chiude la sua 19^ edizione “superando ancora una volta i biglietti di degustazione venduti l’anno scorso e registrando un incremento a due cifre”, ha commentato, l’agenzia Feedback di Palermo, organizzatrice e producer dell’evento.
Il Cous Cous Fest ha attirato nella cittadina trapanese migliaia di persone con un programma di 10 giorni che ha visto oltre 40 cooking show con i maggiori protagonisti della cucina italiana, da Giancarlo Morelli a Sonia Peronaci, da Pino Cuttaia a Chiara Maci, Filippo La Mantia e Giorgione e grandi artisti della musica italiana internazionale, da Alvaro Soler a Edoardo Bennato, da Luca Carboni a Giusy Ferreri.
“A estate ormai conclusa – ha detto Matteo Rizzo, sindaco della cittadina – San Vito ha continuato la sua stagione turistica registrando migliaia di presenze che rivelano l’efficacia di un progetto che colleziona da diversi anni risultati importanti”.
È stata la Palestina a conquistare il titolo del Campionato del mondo del cous cous. A vincere laricetta degli chef George Suheil Srour, del ristorante Hareer a Ramallah ed Elias Bassous, che lavora al Jacir Palace Hotel, un hotel 5 stelle a Betlemme, la preferita dalla giuria tecnica tra quelle degli altri 9 paesi in gara: Angola, Francia, Israele, Italia, Marocco, Mauritius, Perù, Stati Uniti e Tunisia.
Alla delegazione palestinese il premio offerto da Unicredit e consegnato dal sindaco di San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo e da Nicola Vitello, responsabile del distretto Castellamare del Golfo di UniCredit.
”Il mio augurio – ha detto Magdouline Salameh, responsabile dei rapporti con l’Italia per il Ministero del turismo e dei beni storici della Palestina – è che possa arrivare presto quel giorno in cui possiamo regalare un momento di pace ad ogni persona che vive nella Terra Santa: palestinesi, israeliani, arabi e che soprattutto per i bambini si possa costruire un futuro di serenità”.
Agli Stati Uniti è andato uno dei due premi speciali assegnati dalla giuria tecnica, quello per la migliore presentazione del piatto, ”per il modo unico in cui evocava il paese d’origine: la tradizione del sud degli Stati Uniti sposata al meglio con la millenaria tradizione de cous cous”.
Ai due chef, Mary Sue Milliken, alla guida di tre ristoranti a Santa Monica, Los Angeles e Las Vegas, e Bob Blumer, il premio offerto da Conad e consegnato dal direttore generale, Natale Lia.