mercoledì, 13 Novembre 2024

Vie Tesori, collezioni scientifiche e necropoli nel secondo weekend

Sarà il weekend delle collezioni scientifiche, dei palazzi liberty, delle necropoli puniche, degli oratori che paiono di pizzo, dei luoghi storici ma poco conosciuti, da domani (venerdì 13 ottobre) ripartono a Palermo le Vie dei Tesori, poi sabato e domenica anche a Carini (e Sciacca, Catania, Ragusa, Scicli e Noto).

Difficile elencare, si può solo suggerire: da non perdere (visto che sarà l’unico fine settimana in cui saranno disponibili) le collezioni scientifiche universitarie, nate all’interno di istituti e laboratori, ma divenute punti di riferimento per gli appassionati. Dagli antichi strumenti utilizzati per i test di psicodiagnostica (la raccolta è stata appena inaugurata all’edificio 15 del Campus di viale delle Scienze e racchiude strumenti di psicotecnica degli anni Trenta), alle cere anatomiche e ai primi microscopi elettronici della Collezione di Anatomia umana, al Policlinico; ma anche le gigantesche tavole didattiche che servivano a Giovan Battista Filippo Basile per illustrare l’architettura italiana: le spiegheranno gli stessi docenti del Dipartimento di Architettura. Da scoprire anche il museo storico dei Motori e dei meccanismi e l’imponente modello in legno della Mole Antonelliana di Torino, nella Gipsoteca che ospita anche una mostra in realtà virtuale e aumentata sui monumenti del sito Unesco arabo normanno; infine, il museo Gemmellaro, con le sue collezioni di elefanti di Sicilia e di cristalli di zolfo, ma anche Thea, la donna del Paleolitico di cui è stato ricostruito il volto.

Da non perdere la necropoli punico-romana che si estende da piazza Indipendenza ai Danisinni, un’affascinante “città dei morti” che si sta ancora indagando: apre soltanto domani (venerdì 13) poi il 28 ottobre. A pochi passi, ecco Porta Nuova da cui la vista è splendida e vi racconteranno del vicerè e di Garibaldi. Sabato e domenica apre l’Oratorio del Carminello, un trionfo di stucchi candidi del tutto inatteso: ci lavorò l’intera famiglia Serpotta.

Solo domenica si potrà visitare il sontuoso Palazzo Francavilla su cui lavorò Ernesto Basile: dalle sue finestre par di toccare il Teatro Massimo; l’antico Convitto Nazionale creato dai Gesuiti, ristrutturato dal Marvuglia, dal 1999 intitolato al giudice Falcone.

Si raggiungerà Villa Albanese, sulle balze di monte Grifone, si visiteranno i Quattro Pizzi (venerdì e domenica) l’ultima dimora di Vincenzo Florio, o anche il Museo della Sicilianità nei saloni affrescati di Villa Adriana.

Complice il bel tempo, si potrà salire su Lisca Bianca e seguire il waterfront, o volare in Piper sulla città; ma anche raggiungere sabato Borgo Parrini, per un’inedita visita notturna con il suo creatore, Giuseppe Gaglio.

Tra i laboratori si potranno seguire venerdì e sabato le mani del decano Nino Parrucca mentre crea oggetti in ceramica dai colori solari; o partecipare domenica ad un laboratorio di cucito alla Sartoria Sociale.

Sabato e domenica ecco anche Carini unirsi al percorso: tra chiese solitamente non aperte, storie del famoso Castello della baronessa; si potrà entrare nell’Oratorio dei “33” accolti dai confrati in abito tradizionale; e domenica non si deve assolutamente perdere un particolarissimo percorso attraverso gli organi monumentali di Carini che ne possiede ben quattro.

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