Un ragazzo venezuelano avvolto dalle fiamme da cui cerca di scappare. Una maschera antigas sul viso, una t-shirt bianca e sullo sfondo un muro di mattoni rossi su cui è impressa una piccola scritta nera. “Paz”, ovvero “pace”, letteralmente sparata su quello stesso muro da una pistola.
È di Ronaldo Schemidt la World Press Photo of the Year 2018 che, dal prossimo 14 settembre fino al 7 ottobre, per il secondo anno consecutivo, sarà in mostra a Palazzo Bonocore di Palermo dal 14 settembre al 7 ottobre 2018 insieme ad altri 134 scatti, dove lo scorso anno ha già accolto più di 10mila visitatori.
La fotografia vincitrice mostra José Víctor Salazar Balza in fiamme in mezzo ai violenti scontri con la polizia antisommossa durante la protesta a Caracas, in Venezuela. Il 28enne ha preso fuoco quando è esploso il serbatoio di una motocicletta, sopravvivendo all’incidente con ustioni di primo e secondo grado.
Palermo è tra le 100 località scelte in 45 paesi di tutto il mondo per una mostra vista ogni anno da oltre 4 milioni di persone. “Nell’anno in cui Palermo è Capitale Italiana della Cultura per noi è un onore esserci con la mostra di fotogiornalismo più importante al mondo – spiega Vito Cramarossa, presidente di Cime -. È una città dal raffinatissimo tatto culturale e lo scorso anno ha accolto il World Press Photo in un modo inaspettato. Avere in mostra anche lo scatto di Alessio Mamo, l’unico siciliano ad aver vinto, non può che essere per l’Isola motivo di orgoglio”.
Tra le foto vincitrici, infatti, il secondo posto per la categoria “People”, se lo aggiudica lo scatto del fotografo siciliano Alessio Mamo, che ha immortalato Manal una bambina di 11 anni sfigurata in viso. I suoi lineamenti sono stati sfregiati dall’esplosione di un missile a Kirkuk, in Iraq, lo scorso luglio. Dopo molte operazioni di chirurgia plastica ricostruttiva, è stata costretta ad indossare una maschera per diverse ore al giorno, principalmente per proteggere la pelle dalla luce.