sabato, 4 Maggio 2024

Calabrò a Zappalà: a Messina un aeroporto serve

Un altro commento sulla proposta di realizzare nuovi scali in Sicilia

Riceviamo e pubblichiamo la nota inviataci da Giovanni Calabrò, presidente Confesercenti Provinciale Messina, in risposta a quanto affermato da Salvatore Zappalà, presidente del Consorzio Acirealehotels, a proposito della realizzazione di nuovi aeroporti a Messina ed Agrigento, e pubblicata ieri su sicilia.travelnostop.com.
“Leggo con attenzione la nota di Salvatore Zappalà (Consorzio Acireale Hotels) relativa alla non opportunità di realizzare nuove strutture aeroportuali in Sicilia (Messina-Agrigento) e devo dire che tale nota non mi trova assolutamente d’accordo per tante ragioni che probabilmente non saranno state tenute in dovuta considerazione.
Innanzi tutto facendo un espresso riferimento a Messina, bisogna premettere che questa è la terza città metropolitana della Sicilia e che come territorio provinciale ha il più alto numero di Comuni siciliani, ben 108. Vorrei ricordare inoltre che fanno parte dello stesso territorio provinciale, oltre a numerose e rinomate località balneari posizionate sulle due coste ionica e tirrenica, le due più conosciute "perle" turistiche della regione siciliana a livello intercontinentale e cioè Taormina e le Isole Eolie.
Andando oltre, e giusto per dare qualche altro dato concreto, la vicenda della struttura aeroportuale messinese nasce per questa provincia col Piano regionale trasporti del 2003, col Piano attuativo del trasporto Aereo del Dicembre 2004 e dalla programmazione regionale redatta per il Q.S.N.(quadro strategico nazionale) 2007-13. Sul piano poi degli aspetti legati alla fattibilità tecnica, alla compatibilità territoriale, alla sostenibilità economica ed ambientale, alla valenza socio-economica dell’opera basta guardare ad atti ed a incontri-dibattiti in merito esitati.
Infine mi auguro che la proposta struttura aeroportuale messinese venga giustamente apprezzata come un elemento decisivo per lo sviluppo armonico di tutta l’ampia provincia di Messina e considerato dagli scali limitrofi come un alleato commerciale nello scenario della competizione globale e per un più ampio sistema strategico aeroportuale siciliano piuttosto che un avversario da combattere a tutti i costi con inconsistenti motivazioni”.

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