lunedì, 23 Dicembre 2024

‘La cura’ di Battiato basterà al turismo siciliano?

Chi vuole, può esprimere un parere sulle nostre pagine web mentre Tranchida l’ha già promosso

La nomina di Franco Battiato rappresenta una presenza qualificata all'interno della nuova giunta Crocetta, di cui al momento si conoscono ben pochi nomi certi. Una scelta apprezzabile sotto alcuni punti di vista, ma che lascia perplessi per altri. I problemi sono noti e non è certo sufficiente ignorarli per poterli considerare risolti. In Sicilia manca una legge organica sul turismo, le professioni sono prive di regole certe, mentre l'organizzazione turistica pubblica annaspa tra tante incertezze. Il sistema è penalizzato sul piano della mobilità, priva di una politica dei trasporti e di innovazioni tecnologiche adeguate mentre sono pressoché sconosciute le politiche di marketing e di comunicazione. Un modello obsoleto che non riesce più a sostenere una concorrenza sempre più dinamica ed aggressiva. Sarà il nostro Franco, come lo stesso Battiato ama farsi chiamare, in grado di dare delle risposte ad una problematica che oltre ad essere culturale è prevalentemente politica ed imprenditoriale? 
Le qualità umane e artistiche del neo assessore non si discutono anche se per esprimere un giudizio più completo e per meglio comprendere l'approccio di questo nuovo governo verso tutto il comparto turistico, sarà opportuno attendere le nomine degli altri assessori. Un credito che va concesso e sul quale invitiamo tutti i nostri lettori ad esprime il loro giudizio, commento o opinione.
Un primo parere c'è già ed è quello pervenuto dall'ex assessore regionale per il Turismo, lo Sport e lo Spettacolo, Daniele Tranchida, che ha detto di gradire particolarmente "il passaggio di testimone con un esponente che ha portato lustro alla Sicilia sul piano artistico musicale anche a livello internazionale, e che rappresenta un'eccellenza nel panorama culturale isolano". "Si dà atto al neo presidente Crocetta – ha sottolineato Tranchida – in queste prime designazioni, di aver dato rilievo al merito e alla competenza fuori dalle logiche degli apparati e in controtendenza rispetto alle prassi e alle consuetudini di certa vecchia politica con trascorsi ultradecennali".

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