giovedì, 18 Aprile 2024

Mtm, accordi con le associazioni contro il lavoro nero

I rappresentanti sindacali puntano anche a stringere collaborazioni con assessorato al Lavoro

Il lavoro sommerso nel settore turistico e i modi per farlo emergere sono stati al centro della parte della II Conferenza Regionale del Turismo a cui sono interventuti i rappresentanti sindacali del comparto in Sicilia.
"Ci sono diversi fenomeni di lavoro sommerso – ha detto Monica Genovese, segretario generale Filcams CgilSicilia – e proprio per questo serve una maggiore attenzione alla legalità e alla regolamentazione. In questo senso serve una collaborazione con l'assessorato regionale al Lavoro. Siamo d’accordo a istituire tavoli tecnici con la Regione ma che siano produttivi e che si svolgano in un clima di concertazione”.
“Insieme alle associazioni datoriali – ha sottolineato Mimma Calabrò, segretario generale Fisascat Cisl Sicilia – dobbiamo siglare intese per sviluppare accordi di lavoro vero. Uno degli ultimi progetti che abbiamo realizzato nelle scuole è stato 'Dal lavoro nero al colore dei diritti'. Se conoscono i loro diritti, i ragazzi non accettano paghe elargite in nero e così evitiamo anche la concorrenza sleale tra le imprese".
Molto chiara l'opinione espressa da Pietro La Torre, segretario generale UilTucs Sicilia: "o ci dotiamo di misure di sviluppo o saremo costretti al declino. E' brutale da dire ma il settore turistico sta soffrendo la crisi peggio degli altri. In realtà, non abbiamo bisogno di una legge organica. Ne abbiamo bisogno di una diversa ogni anno per far fronte ai cambiamenti di sistema. Non ci possiamo permettere di far passare 30 anni per fare una legge. La dobbiamo fare in fretta e se va male modificarla".
Per Crocetta Tona, vicepresidente Ugl Terziario Sicilia, una delle priorità è la riapertura della Fiera del Mediterraneo come polo fieristico e congressuale".
“Tutti – ha osservato – sappiamo come sviluppare il turismo, ma ancora non c’è nessuno che si sia preso la briga di andare oltre le parole e passare ai fatti. Il turismo si muove su alcuni precisi pilastri ma questi sono interdisciplinari. Se questa interdisciplinarietà venisse a mancare la macchina del turismo subirebbe un arresto”.

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