venerdì, 22 Novembre 2024

Abbetnea: una task force contro l’abusivismo ricettivo

Allarme per il dilagare di piccole strutture catanesi che operano abusivamente ed esentasse

Guerra all'abusivismo ricettivo a Catania. Sempre più spesso affittacamere, B&B e piccoli hotel dichiarano la metà delle stanze, un quinto degli ospiti o, peggio, non dichiarano affatto. A lanciare l'allarme l'Abbetnea Confcommercio, una delle prime associazioni di categoria di bed & breakfast e del ricettivo extralberghiero a costituirsi in Italia che rappresenta il mondo ricettivo provinciale etneo. "Le strutture abusive o parzialmente abusive – dice il presidente provinciale dell'Abbetnea Franz Cannizzo – sono diventati tanti e rappresentano una seria patologia per tutto il turismo della provincia di Catania. Adescano il turista che arriva senza prenotazioni e offrono un ‘pacchetto completo', dall'auto all'hotel, dalla guida turistica al ristorante, già a Fontanarossa, alla stazione ferroviaria e alle stazioni dei bus extraurbani nei comuni della provincia. Tutto abusivo. Tutto esentasse. E non è tutto. Alle strutture completamente abusive si affiancano poi centinaia di ‘furbetti' che gestiscono strutture apparentemente in regola ma che non lo sono affatto. La maggior parte delle infrazioni riscontrabili riguardano B&B,affittacamere e piccoli alberghi che hanno una capacità ricettiva superiore a quella dichiarata. Facile trovare camere divise a metà, corridoi trasformati in stanze e, non da ultimo, mancanza di autorizzazioni e violazioni delle norme igienico-sanitarie e antincendio. Frequente – evidenzia il presidente – la mancata compilazione delle schede degli ospiti presenti, in palese violazione della normativa antiterrorismo". Ecco perchè, in vista della stagione estiva, Abbetnea Confcommercio propone di creare una task force specializzata e coordinata dalla Polizia Provinciale, in sinergia con il Comando dei Vigili Urbani dei Comuni della Provincia a più alta densità turistica (ad esempio Catania, Acicastello, Nicolosi, Acireale e Caltagirone) per avviare una guerra senza precedenti all'abusivismo ricettivo.         

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