“Osteria Paradiso” di Palermo, “Nangalarunni” di Castelbuono e “Don Ciccio” di Bagheria. Ecco le tre osterie del palermitano premiate ieri a Palermo da Slow Food. Ma la “chiocciola”, lo speciale riconoscimento attribuito dalla guida “Osterie d’Italia, il sussidiario del mangiarbere all’italiana” edita da Slow Food e curata da Paola Ghio, è andato anche ad altre sei osterie siciliane: “U locale” di Buccheri (Siracusa), “Ristorante del Golfo” di Castellamare del Golfo (Trapani), la “Taverna Nicastro” di Modica (Ragusa), “Fratelli Borrelli” di Sinagra (Messina), la “Cantina siciliana” e “Vultaggio” di Trapani. “La guida Osterie d’Italia, giunta alla diciassettesima edizione – dice Paola Ghio – è ormai una tradizione consolidata per gli amanti del mangiar bene e della cucina regionale tradizionale, che si distingue per la ricerca di locali che mantengono un legame con le vecchie osterie e il gusto per l’incontro e l’accoglienza. L’edizione 2007 – continua la curatrice – presenta una sorpresa: il dizionario della cucina regionale con 1428 voci di gastronomia di territorio”. Le osterie del palermitano premiate con la “chiocciola” hanno, inoltre, ricevuto una targa dalla Provincia regionale di Palermo, consegnata dal presidente Francesco Musotto e dall’assessore all’agricoltura Marcello Caruso.