lunedì, 23 Dicembre 2024

I B&B? non sono loro il problema per gli albergatori

Il titolare di una guesthouse replica così a Nicola Farruggio

Riceviamo e pubblichiamo la mail di Francesco Lo Cascio, titolare di una Guesthouse in Sicilia, in risposta alle dichiarazioni di Nicola Farruggio, presidente Federalberghi Palermo, pubblicate ieri su sicilia.travelnostop.com a proposito dell’eterno ‘conflitto’ tra ricettività alberghiera ed extralberghiera.
“Dovremmo viaggiare di più prima di sottoscrivere certe cose. Per non andare tanto lontano basterebbe fare una piccola gita in Trentino dove troveremo una perfetta convivenza tra strutture alberghiere e centinaia e centinaia di strutture extralberghiere. Il problema palermitano e siciliano in generale non è la struttura extralberghiera (necessaria ad un pubblico che desidera avere un contatto più diretto con vive i luoghi, che vuole spendere meno e che è comunque un pubblico diverso da chi sceglie l'albergo), il problema è l'assoluta mancanza di organizzazione del turismo siciliano. La struttura alberghiera che sente la concorrenza di un Bed and Breakfast deve avere certamente dei gravi problemi di gestione interna. Sarebbe inimmaginabile pensare che l'Hotel Miramonti di Courmayeur possa sentire la concorrenza del Bed and Breakfast situato a pochi metri… Se questo accadesse sarebbe bene che chiudesse perché non in grado di soddisfare le esigenze della sua tipologia di clienti (e comunque dubito seriamente che questo possa accadere visto che anche ad Aosta la competenza gestionale alberghiera è di prim'ordine).
Invece di dare la colpa a chi colpa non ce l’ha cerchiamo di puntare il dito contro chi non è in grado di organizzare il turismo. Non chiedo di innovare perché forse pretenderei troppo, chiedo almeno di copiare ciò che altre regioni o altri paesi fanno. Prima cosa: la pulizia della città. Come si può pretendere che un turista sia disposto a pagare 200 euro per una camera doppia quando uscendo per strada dovrà fare lo slalom tra l'immondizia? Se disposto a questo quel turista opterà per la Thailandia dove con lo stesso prezzo avrà un 5 stelle e gli resteranno anche soldi in tasca!
Secondo punto: mettere le segnaletiche. E ancora, valorizzare i parchi e i monumenti con promozioni mirate. Inutile buttare soldi in sagre che servono solo a qualche commerciante… Insomma… di idee ce ne sarebbero a migliaia il problema è però uno: bisognerebbe davvero rimboccarsi le maniche e favorire chi ha idee vere e non chi è amico dell'amico… ma questo sarà mai possibile in Sicilia?”

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