Il turismo siciliano non merita turisti da hotel
La risposta di un titolare di guest house alla 'provocazione' di Coraci


Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Francesco Lo Cascio, titolare di una Guesthouse in Sicilia, in risposta all’opinione di Massimo Coraci, presidente della Sezione Alberghi e Turismo di Confindustria Palermo, dal titolo “Vogliamo diventare tutti B&B”. Secondo Lo Cascio, “un albergo non può ovviamente essere nemmeno lontanamente equiparato ad un Bed and Breakfast”, ma l’urgenza di ‘sburocratizzare’ il settore è pienamente condivisa. “Invece di una politica fatta di finanziamenti che molto spesso non vanno ai più meritevoli – scrive Lo Cascio – sarebbe bene riconoscere pari opportunità a tutti rendendo estremamente facile e snella la procedura di apertura ed eventualmente chiusura di una struttura alberghiera e diminuendo oltretutto il carico fiscale”. A detta di Lo Cascio, però c’è una cosa ben più grave. “Perché a fronte di un calo medio del turismo in Italia del 5%-7% il calo del turismo in Sicilia sfiora il 25% con punte che raggiungono il 30%? Perché a fronte di un ‘investimento’ nel settore turistico della Regione Sicilia pari a più del triplo di quello della Regione Toscana alla fine il risultato è quello di avere meno di 1/3 del turismo che ha la Toscana? perché a fronte di finanziamenti stratosferici per la realizzazione di strutture a 4 stelle il turista che esce dall'hotel alla fine si trova poi a camminare nell'immondizia? Il problema non sono i B&B – sottolinea – il problema è che con la disorganizzazione del turismo siciliano non possiamo certo attenderci turisti da hotel… al massimo turisti da hostel con budget limitato che si accollano anche di camminare tra i topi. Chiediamoci perché Palazzo Abatellis è stato chiuso per quasi 4 anni e ora che finalmente lo riaprono… chiudono il Museo Archeologico per altri 4. Cosa viene a fare un turista in Sicilia? Mancano segnaletiche, manca una promozione mirata dei parchi… Abbiamo parchi bellissimi che non conosce nessuno… Le Dolomiti fanno vagoni di soldi con le passeggiate e l'indotto che ci lavora è enorme… chiedetevi cosa ci vuole in Sicilia per diventare guida turistica o guida per trekking… (se non si conoscono i santi patroni giusti!) Il problema della Sicilia è che manca competenza e know-how da parte di chi fa le leggi e di chi la "promuove"… A una buona amministrazione esperta di turismo basterebbe un quarto delle risorse impiegate fino ad ora per rilanciarla ma ovviamente questo ad alcuni non converrebbe”.

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