giovedì, 28 Marzo 2024

Riflessione del terzo anno da agente di viaggio: riuscirò a sopravvivere?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera inviata alla redazione di Travelnostop da parte di Michele Burgio, titolare dell’agenzia I Viaggi del Michelone di Agrigento.

“Sono un agente di viaggio che fa oro di tutte le informazioni che voi mi fornite e grazie anche alle vostre informazioni sono riuscito a iniziare il terzo anno in piena serenità. Devo dire che anche grazie alla fiducia regalatami dalla Banca Unicredit di Favara, sono riuscito a sopravvivere ma ora non riesco ad andare avanti.

Dal mese di aprile non si vende nulla, né villaggi estivi, né viaggi vacanze, né vacanze con tour operator. Da gennaio sono sopravvissuto grazie a qualche viaggio prenotato in last minute ma ora sono fermo dall’8 aprile e le previsioni per la stagione estiva non sono bellissime. Eppure le bollette di acqua, luce e spazzatura si pagano regolarmente, gli affitti un po’ meno. Parlando con i colleghi sento la tristezza nel loro vivere e credetemi che io a suicidarmi ci ho già pensato un paio di volte. Sono stato sanzionato dalla Regione siciliana (sezione agenzia viaggi) per aver pagato con 9 giorni di ritardo la tassa di concessione governativa mentre ci sono gli abusivi che lavorano da casa (magari ex agenti di viaggio) che vendono il mondo in piena tranquillità.

Io spero di esserci nel 2020, ma credetemi, in Sicilia il problema sono i cumuli di spazzatura ma anche che di soldi ne girano tanti, ma sempre nelle tasche dei soliti. Si parla di una Sicilia che vende, che lavora con centinaia di B&B e di hotel, ma non si parla mai di un settore come le agenzie di viaggio che combatte con gli abusivi online (impuniti), con le compagnie aeree oggi veri tour operator, con le compagnie online residenti in Stati che non devono rispettare nessuna regola.

La vedo male, ma sono ottimista e vorrei veder pubblicata questa mia e leggere le risposte degli addetti ai lavori.

Io vorrei essere in regola con le tasse ma fatemi lavorare. Sono nato in Liguria ad Alassio ma da genitori di Porto Empedocle e Castelvetrano, sono cresciuto in un città come Agrigento che oggi è identica a quando io ero bambino. Mi sono innamorato di questa terra e ci sono tornato a vivere a 50 anni perché ne sono innamorato. Voglio vivere qui, spiegatemi come vincere questa guerra per cortesia”.

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