“Le infrastrutture di trasporto siciliane sono al collasso, ce lo ripetiamo da anni ma la situazione non cambia”. È questo il vero problema del turismo siciliano secondo Nico Torrisi, presidente di Federalberghi Sicilia e ad della Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Catania intervistato da La Repubblica.
“La situazione è drammatica – sottolinea ancora Torrisi sulle pagine del quotidiano siciliano – e purtroppo non è solo colpa delle ondate di maltempo e neanche dell’ultimo governo regionale per la verità. Così la Sicilia non cresce e neanche il turismo e fino ad ora non si vede alcun cambio di passo. Qui bisogna rifare le strade e ferrovie e realizzare progetti fermi da decenni.
Il problema è questo ma è anche di interconnessione fra gli scali. Per il turista la Sicilia è come fosse composta da due regioni. Proprio per la difficoltà nei collegamenti interni si sceglie di volare su Catania e visitare solo la Sicilia orientale o su Palermo e restare in occidente. In più, ad esempio, noi stiamo investendo per il rilancio dell’aeroporto di Comiso ma non c’è una ferrovia che lo collega a Fontanarossa e la nuova autostrada Catania- Ragusa è rimasta fino ad oggi sulla carta”.
Infine, Torrisi traccia anche un primo bilancio sulle vacanze natalizie ormai iniziate: “il turismo cresce anche se i dati sono poco attendibili e le attività in nero, che non si fa nulla o quasi per contrastare, continuano a sottrarre al settore ingenti risorse. Capodanno sarà da tutto esaurito in quasi tutta l’Isola ma ciò non significa alberghi pieni per tutto dicembre o gennaio. Per questo c’è ancora molto da fare”.