La comunità scientifica italiana ha gli occhi puntati su Isnello che ha deciso di giocare tutte le sue carte sull’astronomia.
Da anni Isnello, infatti, è il punto di riferimento per l’Agenzia spaziale italiana e per gli studiosi delle stelle e adesso si appresta a inaugurare un polo astronomico di importanza mondiale.
Il planetario sarà inaugurato domenica 11 settembre in contrada Fontana Mitri e si chimerà ‘Gal Hassin’, riprendendo l’antico nome del paese, che in siriaco vuol dire ‘fiume freddo’.
L’assenza di fonti luminose notturne consente una visione limpida del cielo. Ogni anno, hanno stabilito gli studiosi, un terzo delle notti sono ‘fotometriche’, cioè per almeno 6 ore di seguito il cielo è sereno. Da queste caratteristiche, assieme al trascurabile inquinamento luminoso, è nata l’idea di un osservatorio su monte Mufara (quota 1.865 m), in località Piano Battaglia.
A spingere verso la creazione dell’osservatorio sono stati il sindaco di Isnello, Pino Mogavero e Mario Di Martino, astronomo dell’Inaf, istituto nazionale di astrofisica.
Domenica si inaugura intanto il polo che comprende un grande planetario, vero gioiello della tecnologia astronomica con un diametro di 10 m raggiungibile anche da ‘remoto’, una terrazza con copertura mobile nella quale sono montati 12 potenti osservatori, un radiotelescopio. E ancora un laboratorio astronomico all’aperto con orologi solari di vario tipo, un mappamondo monumentale, un laboratorio solare.
Del centro fanno parte anche sale con exibit interattivi, due aule didattiche, un’esposizione di meteoriti. E uno spazio espositivo che ora ospita 4 mostre, visitabili fino al 18 settembre.
La scommessa di fare di questo centro un polo di interesse internazionale parte con l’obiettivo di assegnare all’astronomia il ruolo di volano di sviluppo per un territorio povero che con entusiasmo ha sposato la scienza.