Porti turistici in tutte le isole e un ridimensionamento del progetto del megaporto, per evitare di perdere l'investimento di 130 milioni di euro. Questa la proposta avanzata da alcuni operatori turistici eoliani al Comune di Lipari e alla società "Condotte d'Acqua" di Roma, dopo che l'assessorato regionale del Territorio e dell'ambiente ha bocciato il progetto per realizzare il megaporto di Lipari. Un piano, che è contestato dal centro sinistra, dagli ambientalisti e anche dall'Unesco, visto che le Eolie sono "Patrimonio dell'Umanità".
"A Lipari – dicono gli operatori – sono tutti d'accordo che occorrono i porti: commerciale e turistico. Le esigenze dovrebbero essere quelle di vedere potenziato il porto commerciale di Sottomonastero e il porto turistico di Pignataro. Con una spesa certamente inferiore a 130 milioni di euro si potrebbe vedere finalmente coronato il sogno di poter disporre di due strutture portuali, in grado di soddisfare le esigenze degli eoliani e dei diportisti".