giovedì, 19 Dicembre 2024

La tassa di sbarco rende felici i sindaci delle isole minori

Nessuno teme un calo di turisti e i fondi serviranno a finanziarie interventi in materia di turismo

E' un coro di sì quello dei sindaci delle piccole isole siciliane alla tassa da sbarco da 1.50 euro per i turisti "mordi e fuggi", quelli che sbarcano la mattina e ripartono la sera, e nessuno ipotizza un loro calo.   
"E' un risultato molto positivo, raggiunto anche grazie all'impegno profuso dall'Ancim (Associazione nazionale comuni isole minori)", sottolinea il sindaco di Favignana (che comprende anche le altre isole dell'arcipelago delle Egadi  Marettimo e Levanzo) Lucio Antinoro: "un contributo che utilizzeremo esclusivamente per rendere le isole più accoglienti: pulizia delle spiagge, manutenzione delle strade perimetrali, tutela dei beni culturali".  
"Finalmente una buona notizia – afferma il sindaco di Lampedusa e Linosa, Bernardino De Rubeis – da tempo stavamo studiando su una ipotesi di tassa di sbarco proprio perché le isole minori, a differenza di altri comuni, hanno delle esigenze diverse e soprattutto dei costi maggiori di gestione dei vari servizi. Non temo una flessione delle presenze dovuta a questa nuova tassa, ma io dico invece che a chi decide di venire a villeggiare sulle nostre isole poco interessa spendere una cifra così irrisoria in più. Non può essere una manciata di euro (per una famiglia equivarrebbe al costo di una birra e una pizzetta) a fermare il turismo verso le nostre meravigliose isole". 
"Nelle Eolie – spiega Mariano Bruno, sindaco di Lipari – abbiamo già in vigore il ticket di 1 euro per tutti i turisti che nel periodo estivo sbarcano nell'Arcipelago (3 euro per scalare i crateri di Stromboli e Vulcano). E' evidente che questo 1.50 euro sarà un'aggiunta". Ogni estate il Comune di Lipari incassa circa 450 mila euro.
Il ticket invece non è stato mai istituito nell'isola di Salina che comprende tre Comuni. "Finalmente una nostra richiesta è stata accolta – sottolinea il sindaco di Santa Marina Massimo Lo Schiavo che è anche coordinatore dell'Ancim Sicilia – l'abbiamo sempre richiesto sia al governo nazionale che regionale. Non eravamo invece favorevoli alla tassa di soggiorno che sarebbe stata pagata solamente dai turisti che vanno in albergo".
Soddisfatto anche Christian Del Bono, presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia e Federalberghi Isole Eolie. "L'imposta di sbarco rappresenta un'importante opportunità per i comuni delle piccole isole che potranno applicarla in luogo dell'iniqua tassa di soggiorno. Il gettito derivante dall'imposta di sbarco – aggiunge – dovrà essere impiegato per finanziarie interventi in materia di turismo, beni ambientali e culturali e servizi pubblici locali. Si tratta di un'occasione importante per porre in essere quegli interveti di adeguamento dell'offerta turistica di cui le nostre isole hanno disperato bisogno per la destagionalizzazione dei flussi turistici. Auspichiamo che l'adozione della tassa di sbarco possa indurre i piccoli comuni insulari ad applicare al minimo l'aliquota l'Imu, evitando così di spezzare le gambe alla ricettività turistica".

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