Per fare maggiore chiarezza sulla regolamentazione della nuova imposta di soggiorno a Pachino, l’amministrazione ha convocato i dipendenti comunali dei settori Tributi e Turismo e gli operatori turistici proprietari e gestori di strutture ricettive.
Durante il corso, a cura dei formatori della società Hyksos di Treviso, sono anche stati presentati il portale che raccoglie tutte le strutture ricettive del territorio che si sono autodenunciate e la pagina dedicata proprio agli operatori tramite cui potranno gestire i flussi e comunicarli direttamente agli uffici comunali.
“Dopo la scelta strategica – ha dichiarato l’assessore a Tributi, Finanze e Bilancio Giuseppe Cannarella – di introdurre la tassa di soggiorno per tutte le strutture ricettive esistenti nel territorio comunale, abbiamo dato a chi si occuperà materialmente di farla applicare la possibilità di conoscere meglio il meccanismo di gestione, sia da parte dell’ente pubblico che la riscuoterà che dal privato che la incasserà”.
L’imposta riguarda campeggi, aziende agrituristiche, aree attrezzate per la sosta temporanea, bed & breakfast, case vacanze, case ed appartamenti per vacanze, case ed appartamenti per ferie, esercizi di affittacamere, residenze turistico-alberghiere, alberghi, villaggi turistici, ostelli, alloggi vacanze, immobili occasionalmente utilizzati per fini turistici ricettivi, alloggi rurali e destinati all’ittiturismo.
La tassa sarà calcolata per ogni giorno di pernottamento fino ad un massimo di 5 giorni e sarà commisurata alla tipologia delle strutture ricettive.
Queste le tariffe previste: 1,50 euro per strutture alberghiere ad 1 e 2 stelle; 2,00 euro per strutture alberghiere a 3 e 4 stelle e 2,50 euro per i 5 stelle. Per tutte le strutture extra alberghiere (b&b, affittacamere, agriturismi) sarà di 1,50 euro e 1 euro per le strutture all’aria aperta (campeggi, aree di sosta). Per favorire la destagionalizzazione la giunta ha deciso che nei mesi di gennaio, febbraio e novembre gli importi saranno ridotti del 50%.