Pantelleria si prepara alla prossima stagione estiva con qualche dubbio sulle modalità per la ripartenza ma con una certezza, quella di puntare sul turismo sostenibile.
In vista dell’estate, la richiesta è quella di diventare almeno zona gialla visto il prolungarsi di contagi zero sull’isola, e di rendere Pantelleria Covid-free, con obbligo di tamponi sul modello di Grecia e Spagna.
In pratica, Pantelleria chiede da un lato che possano entrare sull’isola solo coloro che potranno certificare un tampone molecolare 48 ore prima dell’arrivo e dall’altro una campagna di vaccinazione a tutta la popolazione pantesca. Per chi sarà sprovvisto di tampone molecolare, verrà garantito il tampone rapido all’ingresso sull’isola, prevedendo due punti drive-in al porto e all’aeroporto.
“Il nostro obiettivo è avere una strada indicata di protocolli per accogliere i turisti – dice Fabio Casano, amministratore di Pantelleria Island, consorzio turistico di Pantelleria su Repubblica.it– ad oggi abbiamo un calo del 50% di prenotazioni confermate rispetto alla bassa stagione turistica pre-Covid. Molti turisti non confermano per la mancata certezza se si potrà partire o meno”.
Intanto, però, grazie ai contributi per le Zea, zone economiche ambientali, stabiliti dal ministero per la Transizione ecologica, molte strutture pantesche potranno accedere ai finanziamenti con un ristoro pari al 100% della perdita economica dichiarata. “L’accesso ai fondi sta spingendo molte aziende a lavorare per ottenere una certificazione di qualità – dice Silvia Baglioni del Parco nazionale a repubblica.it – insieme agli operatori stiamo lavorando da un anno alla stesura di una carta europea di turismo sostenibile”. Previsti anche percorsi ciclabili, bike sharing, efficientamento energetico nei centri visita del Parco nazionale e un vademecum firmato da hotel, cantine e ristoranti per offrire servizi di qualità e sostenibili.