Saline di Sicilia, anche la Regione appoggia candidatura Unesco
16 Dicembre 2025, 11:23
“Saline di Sicilia”: ora c’è un intero territorio che vuole scommettere sul rapporto uomo-natura per costruire il proprio futuro. Dunque, non più solo le saline e le aree “core” già tutelate, ma anche i centri urbani e l’aeroporto di Trapani Birgi che, volendo assumere il ruolo di porta d’accesso
privilegiata, ha accettato di impegnarsi in un deciso percorso di decarbonizzazione e sostenibilità.
Il prossimo passo sarà quello di definire la governance di gestione della Riserva, quello successivo sarà la presentazione ufficiale del dossier al ministero dell’Ambiente da parte del Comitato promotore, che
è composto da Regione siciliana, Camera di commercio di Trapani, Libero consorzio di Trapani, Comuni di Trapani, Marsala, Misiliscemi e Paceco, e Wwf.
Proprio la Regione, per voce dell’assessora all’Ambiente, Giusi Savarino, ha assicurato la propria presenza a Roma per sostenere la candidatura: “Il governo Schifani – ha detto Savarino – si è particolarmente distinto per l’impegno a favore dell’ambiente e proprio nella Finanziaria in corso di esame all’Ars abbiamo inserito nuovi fondi per parchi e riserve e speriamo di riuscire anche a dare copertura a tutti i 245 progetti di parchi urbani pervenuti”. Dunque, in caso di riconoscimento Unesco, anche le Saline di Sicilia potranno contare sul supporto della Regione.
Intanto, alla Camera di commercio di Trapani, il Comitato promotore della candidatura delle Saline di Sicilia al riconoscimento MaB Unesco di “Riserva della Biosfera” ha approvato la nuova perimetrazione dell’area, ha completato il dossier della candidatura e lo ha presentato al pubblico.
“Nel corso di tutto quest’anno – ha spiegato Giuseppe Pace, commissario straordinario della Camera di commercio di Trapani e presidente di Unioncamere Sicilia – attraverso centinaia di tavoli tecnici e di
incontri con la gente che ha volentieri risposto ai nostri questionari, siamo riusciti a costruire un percorso partecipato da tutte le istituzioni, le associazioni, le imprese e le comunità locali. E’ nata una candidatura ‘di territorio’ dai contenuti condivisi, che individua e sceglie tre pilastri su cui costruire il futuro della Riserva della Biosfera: conservazione e tutela della natura, sviluppo sostenibile e promozione del territorio, dei suoi tesori e delle attività tipiche, nonché supporto logistico”.
Dal canto suo, il coordinatore scientifico della candidatura, Giorgio Andrian, ha sottolineato l’impatto positivo che assicura un riconoscimento Unesco in tutte le località del mondo che l’hanno già ottenuto: in media +14% di turisti nel 2024.