Il presidente di Airgest Salvatore Ombra interviene sul provvedimento presentato dal sottosegretario ai Trasporti Giancarlo Cancelleri che stanzia 75 milioni per chi viaggia da Palermo e Catania chiedendo che l’iniziativa “Sicilia Vola” venga estesa a tutti i sei aeroporti dell’Isola.
“Ci rallegriamo – afferma il presidente di Airgest – per l’iniziativa Sicilia Vola che stanzia 75 milioni di euro per il 2020 e 2021 per agevolare quattro categorie a viaggiare. Si tratta di lavoratori e studenti fuori sede, di persone che partono per curarsi e disabili gravi e gravissimi e permette loro di volare, solo dagli aeroporti di Palermo e Catania, verso tutte le destinazioni europee, con uno sconto del 30%. È tutto molto bello – sottolinea Ombra – ci chiediamo però perché i disabili di Trapani o di Comiso non debbano avere le stesse agevolazioni. Più che a noi, è a loro che deve dare una spiegazione. Sicilia Vola sì, ma non da Trapani e Comiso o Pantelleria e Lampedusa, perché? Forse andrebbe rivista questa decisione e andrebbe estesa a tutti gli aeroporti della Sicilia, se non si vuole dare un segnale sbagliato, di discriminazione di alcuni territori, a cui viene fatto questo sfregio e a tutte le compagnie aeree. I bisognosi sono tutti uguali. Siamo certi che il presidente della Regione e i sindaci vorranno far sentire la loro voce”.
Nel dettaglio le contestazioni fatte da Ombra al provvedimento sono le seguenti:
– La misura penalizza le categorie svantaggiate che non vivono in zone limitrofe allo scalo di Palermo e Catania, il costo per raggiungere questi scali renderà vano lo sconto;
– Gli scali di Pantelleria, Lampedusa, Trapani, Comiso, godono è vero degli Oneri di servizio pubblico, cosiddetta Continuità territoriale, ma solo per poche e selezionate destinazioni nazionali mentre SiciliaVola è destinata ai collegamenti verso qualsiasi scalo nazionale ed europeo senza alcuna limitazione;
– La misura si applica solo ad alcune compagnie aeree, senza chiarire i criteri di adesione. A pensar male sembra un sostegno ad Alitalia, con un’azione discriminatoria del mercato e della libera concorrenza che, se mancasse dell’autorizzazione comunitaria, esporrebbe a ricorsi da parte dei gestori aeroportuali, sia in quella dei vettori aerei.
Immediata la replica del sottosegretario siciliano che risponde punto per punto al numero uno dello scalo trapanese.
“SiciliaVola si applica soltanto agli aeroporti di Catania e Palermo perchè i paragrafi 156, 157, 158 e 159 della Comunicazione della Commissione europea “Orientamenti sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree” numero 2014/C 99/03 citano espressamente che gli aiuti autorizzati a norma dei presenti orientamenti non possono essere cumulati con altri aiuti di Stato, e ciò mette fuori gioco tutti gli aeroporti che hanno, ad esempio, alcune tratte in continuità territoriale (attenzione: non solo le tratte interessate dagli oneri di servizio pubblico, ma tutto l’aeroporto a causa del superamento del tetto massimo di aiuti di Stato conferibili ad una singola struttura). Per questa ragione, anche la polemica, strumentale e subdola, della discriminazione di alcune categorie svantaggiate, svanisce proprio davanti a quegli stessi principi e norme europee che hanno permesso agli aeroporti di Trapani e Comiso, grazie ad un finanziamento di 50 milioni di euro del governo nazionale e regionale, di avere per i prossimi 3 anni le tratte in continuità territoriale a prezzi bassi e fissi per tutti, lo ripeto tutti, i residenti in Sicilia.
E ancora. L’iniziativa SiciliVola si applica a tutte le compagnie che volano su Catania e Palermo e aderiscono su base volontaria alla misura. Per 12 mesi abbiamo convocato presso il Ministero numerosi incontri e tutte le compagnie aeree, invitate e sempre presenti al tavolo di concertazione, sono state informate e seguite passo passo, fornendo loro tutti i dettagli e l’assistenza tecnica del caso. Alcune hanno aderito da subito, si parte il 5 agosto, altre aderiranno entro la fine dell’anno e altre non hanno ancora deciso se farlo. Noi siamo lo Stato, non ci mettiamo certo a contrattare con le compagnie aeree, con serietà illustriamo un programma e lasciamo loro la libertà di compiere le scelte industriali che ritengono opportune”.