Passi avanti per la cura del ferro in Sicilia. In occasione dell’inaugurazione del raddoppio della linea ferroviaria Catania Centrale-Ognina con le due fermate di Ognina ed Europa, a cui erano presenti il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio; Renato Mazzoncini, amministratore delegato e direttore generale di Fs Italiane, Maurizio Gentile, amministratore delegato e direttore generale di Rfi; Enzo Bianco, sindaco di Catania; e Luigi Bosco, assessore delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana, è stato firmato anche l’Accordo quadro fra Regione Siciliana e Rete ferroviaria italiana che consente di pianificare nel medio e lungo periodo l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria e programmare l’incremento della capacità attraverso interventi di upgrading infrastrutturali e tecnologici per lo sviluppo dei servizi regionali.
Sottoscritto inoltre il protocollo d’intesa tra Regione Siciliana, Comune di Catania, Società aeroporto Catania (Sac), Rfi ed Enac per la realizzazione della fermata Catania Fontanarossa a servizio dell’aeroporto che verrà completata entro fine 2019. L’intesa siglata prevede, in particolare, la programmazione, da parte di Rfi, dei servizi ferroviari presso la futura fermata, mentre Sac garantirà servizi bus tra la fermata e l’aeroporto.
A breve sarà avviato anche il progetto per l’interramento fra Bicocca e Catania Acquicella, che consentirà il prolungamento della pista dell’aeroporto Fontanarossa di Catania. Gli accordi odierni si inseriscono nel più ampio contesto dello sviluppo ferroviario regionale che passa dalla velocizzazione della linea Palermo-Catania-Messina. Il fulcro centrale dell’itinerario è Catania perché la città è destinata a diventare lo snodo più importante della viabilità ferroviaria in Sicilia: a Nord verso Messina, a Ovest verso Palermo, a Sud la diramazione verso Siracusa dove proseguono i lavori di potenziamento. La velocizzazione e i raddoppi previsti consentiranno di collegare Catania a Messina in circa 45 minuti e Catania a Palermo in circa 1 ora e 45 minuti.
Tutti gli interventi di velocizzazione hanno un investimento economico complessivo di oltre nove miliardi in dieci anni e occuperanno mediamente fra le 1.500 e duemila persone al mese, fra maestranze dirette e indotto. I benefici saranno percepiti progressivamente in base alle fasi di attivazione mentre la conclusione di tutti gli interventi è prevista nel 2027.
“La fermata Catania-Fontanarossa – ha annunciato Delrio – sarà pronta entro un paio di anni e darà la gamba all’intermodalità che è una delle cose che Rfi sta spingendo nel suo piano industriale, una intermodalità importantissima tra un aeroporto come quello di Catania e il sistema ferroviario. Avere la possibilità di collegare l’aeroporto con la stazione ferroviaria in 12-14 minuti, vuol dire potere distribuire i turisti che vengono in Sicilia. A questo – ha chiosato Mazzoncini – seguiranno i lavori per l’interramento della linea ferroviaria che consentirà l’allungamento della pista dell’aeroporto”.
Per quel che riguarda le infrastrutture stradali in Sicilia, infine, il ministro ha ricordato che “la Catania-Ragusa, sbloccata l’anno scorso e con la progettazione che va avanti, andrà al Cipe entro agosto, mentre sulla Siracusa-Gela – ha osservato il ministro – ci sono più problemi con le ditte, opera anche questa che stiamo monitorando con grande attenzione perché assai importante”.