Un piano da 11 miliardi di euro per cambiare finalmente il volto delle linee ferroviarie siciliane. Lo ha presentato il presidente della Regione, Rosario Crocetta insieme al presidente di Rfi delle Ferrovie dello Stato, Dario Lo Bosco, all’assessore alle Infrastrutture Nico Torrisi e al suo direttore generale Giovanni Arnone.
Degli 11 miliardi ce ne sono disponibili già 3,4 e gli altri potranno venire in gran parte dai fondi strutturali europei. L’obiettivo è realizzare le opere tra il 2016 e il 2020
Il progetto più importate, quello da 5 miliardi di euro, riguarda la velocizzazione della direttrice Palermo-Catania-Messina che adesso si avvantaggia della corsia preferenziale dell’inserimento nello “Sblocca Italia”.
“Andremo per gradi in modo da collegare gli aeroporti di Punta Raisi e Fontanarossa in 2 ore e 20 minuti fra cinque anni per poi scendere a 1 ora e 20 fra dieci anni, come accade fra Parigi e Bruxelles”.
Nel frattempo con Rfi la Regione stila una lista di modernizzazioni in corso di realizzazione o in partenza. In un anno si concluderà il miglioramento della tratta Agrigento-Roccapalumba della direttrice Palermo-Agrigento ed è pronto il progetto da 40 milioni di euro da finanziare per la Agrigento-Porto Empedocle che da ferrovia storica diventerà anche una linea metropolitana per la città dei templi.
In due anni dovrebbe essere pronta la prima fase della velocizzazione della Licata-Gela-Vittoria-Comiso con 35 milioni di euro dal Pon e una riduzione di 15 minuti nei tempi di percorrenza. Nella seconda fase si scenderà a 45’ di tempo per arrivare da Licata all’aeroporto di Comiso in Intercity. Mentre partono i lavori per l’anello ferroviario di Palermo, al via l’appalto da 400 milioni di euro alla Toto Costruzioni per la velocizzazione della Cefalù-Punta Raisi.
Gli altri punti salenti del piano la riapertura della Trapani-Milo per collegare l’aeroporto di Trapani e il centro intermodale di Alcamo, il miglioramento della Catania-Siracusa per servire il porto di Augusta e finanziare al più presto le due opere ferroviarie urbane fra Catania e l’aeroporto di Fontanarossa. Servono 400 milioni per la Bicocca-Catenanuova e altrettanti per il completamento della Circumetnea fino all’aeroporto.
“Poi bisognerà pensare alla Gela-Catania e alle altre linee nella zona trapanese – conclude Crocetta – e alle altre strade e autostrade”.