Il turismo è il settore su cui puntare per rilanciare l'economia siciliana nel medio-lungo termine. La ricetta è di Pietro Agen, presidente della Camera di commercio di Catania e di Confcommercio Sicilia. "Per una terra come la Sicilia – afferma Agen – il turismo può rappresentare un fattore moltiplicatore per tutti gli altri settori produttivi. Indirettamente il turismo è anche un modo per esportare a km zero. Faccio un esempio: io sono un imprenditore agricolo e se vendo il mio olio a un tedesco in vacanza nell'Isola riesco a far conoscere il prodotto e, allo stesso tempo, a risparmiare sui costi di trasporto che per le imprese siciliane rappresentano un ostacolo. Per fare questo bisogna prima completare la rete autostradale e rompere gli indugi sull'apertura dell'aeroporto di Comiso al momento bloccata per inghippi burocratici. Va da sé naturalmente che, in funzione del nuovo scalo, è necessario costruire una strada a scorrimento veloce tra Catania ed Agrigento. Infine, in Sicilia serve una rete ferroviaria degna di questo nome.
Ma secondo Agen anche il recupero dei centri storici è un altro tassello del puzzle da non trascurare. "Credo che sia necessario concentrare energie e risorse – anche quelle europee – sul recupero dei centri storici e gli edifici costruiti negli anni Sessanta. Chiedo questo intervento da 5 anni e oggi, anche alla luce del terremoto successo in Emilia, diventa ancora più urgente ed attuale. Un'iniziativa del genere avrebbe una doppia funzione. Da un lato, far ripartire l'economia e in particolare il settore dell'edilizia; dall'altro lato, ci troveremmo davanti a un territorio più sicuro e più bello. E questo rappresenta di certo un'attrattiva sia per turisti che per gli investimenti".
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