Da gennaio partirà la procedura per il riconoscimento dei distretti turistici. Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha inviato alla competente commissione dell'Ars, per la presa d'atto, il decreto predisposto dall'assessore regionale al turismo, Nino Strano, che fissa "Criteri e modalità per il riconoscimento dei Distretti Turistici". I distretti devono essere costituiti prioritariamente in forma territoriale tra territori contigui, appartenenti anche a province diverse. Inoltre si possono costituire anche dei "distretti tematici", tra territori non contigui, ma caratterizzati da un unico tema specifico. Ai fini del riconoscimento, il distretto deve avere, pena l'inammissibilità, un'adeguata consistenza demografica di almeno 200.000 abitanti, una significativa capacità ricettiva pari ad almeno 7.500 posti letto complessivi, ubicati all'interno dei comuni facenti parte del distretto e deve possedere almeno un esercizio commerciale ogni 350 abitanti. Il territorio del Distretto deve, inoltre, avere infrastrutture culturali materiali ed immateriali (siti museali, archeologici, architettonici etc., manifestazioni e/o rassegne con almeno cinque anni consecutivi di rappresentazione) o naturalistiche (parchi o altro).
Non potranno essere riconosciuti distretti turistici formati da un'aggregazione territoriale inferiore a dodici comuni. Alla richiesta di riconoscimento dei Distretti Turistici dovrà essere allegato il piano di sviluppo turistico del territorio di riferimento. Infine, il riconoscimento dei distretti turistici è condizione per l'attribuzione dei finanziamenti previsti dalla L.R. 10/2005 e dagli artt. 5 e 6 della legge 29 Marzo 2001, n.135 e dei cofinanziamenti previsti dalle linee d'intervento PO FESR 2007/2013.