Ridurre l'Imu significherebbe riconoscere il valore che ha l'industria turistica per la città di Agrigento. E' quanto sostiene Francesco Picarella, presidente Federalberghi Agrigento, nella lettera inviata all'amministrazione e a consiglio comunale in cui si chiede la riduzione delle aliquote Imu al 4 per mille.
"Alla luce delle gravi difficoltà economiche che vive il settore del commercio e dei servizi – scrive Picarella – se davvero l'amministrazione vuole impegnarsi affinché Agrigento possa considerarsi città turistica, riteniamo che oggi debba obbligatoriamente fare una seria riflessione ed applicare azioni reali volte ad alleggerire la pressione fiscale sulle imprese del settore, pressione fiscale che ha raggiunto livelli molto alti, anche in seguito agli aumenti introdotti dal Governo. Tutte le imprese turistiche ricettive – continua la missiva – auspicano che l'amministrazione comunale riduca il peso dell'aliquota Imu sugli immobili alberghieri, portandola al valore minimo del 4 per mille, contro l'attuale 10,5 per mille. Ci domandiamo perché un albergo oggi caratterizzato e costretto ad un turismo a forte stagionalità, debba ad esempio pagare una cifra compresa tra i 15 mila e i 20 mila euro annui, considerando altresì che l'immobile di un albergo trattasi di bene strumentale per l'esercizio dell'attività stessa. La riduzione dell'aliquota Imu – conclude – sarebbe il giusto riconoscimento del prezioso lavoro di decine di imprenditori che in questi anni hanno avuto il coraggio di credere e investire nella città".