venerdì, 19 Aprile 2024

In Sicilia sì a destagionalizzazione ma stabilimenti sono chiusi

Il motivo? le analisi in laboratorio sono sempre state fatte dopo il 1 aprile

In molte regioni italiane, tra cui Lazio e Puglia, gli stabilimenti balneari sono già aperti. In Sicilia, che ha il mare come principale fattore di attrazione turistica, e che nel Por 2007/13 segnala tra gli obiettivi principali, al punto 3, "la destagionalizzazione dell'offerta turistica regionale", non apriranno prima $del 1 maggio. Il motivo? Sono due. Intanto dal 2007 l'assessorato regionale al Territorio e all'ambiente ha emanato una circolare che stabilisce che la stagione balneare siciliana inizia il 1° maggio e si conclude il 30 settembre. Ma c'è anche l'assessorato regionale alla Sanità che ribadisce il divieto assoluto di balneazione prima dell'1 maggio e dopo il 30 settembre. Le analisi dei laboratori di sanità delle Ausl e dei laboratori Arpa, che servono a verificare la salubrità delle spiagge e delle acque, infatti, iniziano ogni anno il 1° aprile. Si potrebbero anticipare, ma finora è sempre stato così.
"Spendiamo tanti soldi per promuovere la Sicilia – dice il presidente del Sib Ragusa, Pino La Rosa a Tempi.it – e l'assessorato alla Sanità vieta i bagni al mare perché non riescono a fare in tempo una valutazione sulla balneabilità delle acque. Si arriva quindi al paradosso di stabilimenti con concessione annuale che tirano fuori lettini e ombrelloni, ma devono dire ai clienti che fare il bagno è vietato".  

 

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