Al Duomo di Firenze sono entrati in funzione i metal detector nei 4 ingressi. La misura rientra nel piano sicurezza dell’Opera di Santa Maria del Fiore, la fabbriceria che cura Cattedrale, Battistero, Campanile di Giotto e relativo museo.
Il programma, che nelle scorse settimane ha previsto un periodo di prova iniziale con metal detector palmari in mano agli addetti agli accessi dei monumenti, prevede che entro Pasqua 2018 siano in funzione 7 metal detector a varco: oltre a quelli del Duomo, dunque, verranno attivati a Battistero, campanile e Museo dell’Opera. Questo, spiega l’Opera stessa, “renderà più efficaci i controlli di sicurezza e ridurrà i tempi di attesa”.
I dispositivi utilizzati sono di ultima generazione, dello stesso tipo di quelli impiegati negli aeroporti internazionali di tutto il mondo per il controllo delle persone in transito, e sono capaci di identificare gli oggetti personali, abbattendo il numero di allarmi indesiderati. Dallo scorso dicembre, l’Opera ha potenziato il personale addetto ai controlli in servizio agli ingressi dei monumenti, ed è in via di realizzazione un deposito bagagli che permetterà ai visitatori di lasciare valigie, zaini, grandi borse, il cui controllo rallenta notevolmente l’accesso ai monumenti, visitati ogni anno da circa 1 milione e 400 mila persone provenienti da tutto il globo.